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Grandinetti (Assimec Calabria): Ristori previsti nel decreto? Ma l’avete almeno letto?

2 min di lettura
francesco grandinetti

Sono allibito dal fatto che nessuno dei nostri rappresentanti istituzionali si compenetrino nei veri problemi delle piccole aziende e continuino a scimmiottare grandi economisti e virologi

Comunicato Stampa

Insomma è possibile che non capiscano che gli aiuti decisi dal governo aiutino soltanto i grandi gruppi lasciando fuori il vero tessuto economico e sociale della nostra regione?

Ora pongo alcune semplici domande a cui spero ci siano risposte…

Prima domanda: mi sapete dire che senso ha dare indennizzi alle imprese parametrandoli al calo di fatturato del mese di Aprile 2020? Sbaglio o siamo ad ottobre?

Seconda domanda, che senso ha parlare di diminuzione di fatturato nel mese di aprile quando le bollette si pagano a ottobre e novembre’

Terza domanda, parlare di diminuzione di fatturato fa bene solo alle grandi imprese consolidate. Lo sapete che le piccole (fotografi, fioristi, negozi abbigliamento, location, catering ecc. ecc.) e specialmente quelli nati da due tre anni basano i loro investimenti in base ad un business plan che prevedeva per il 2020 crescita? Quindi è normale che per queste tipologie di imprese il secondo anno si incassi più del primo ed il terzo più del secondo? Quindi chi li paga i “debiti” di investimento programmati se gli incassi diminuiscono per la “cancellazione” degli eventi? Chi risarcisce i mancati incassi degli eventi annullati per l’emergenza sanitaria?

Quarta domanda, sempre questi piccoli imprenditori con quali soldi pagheranno le bollette energetiche? Perché non bloccarne i pagamenti?

Quinta domanda, per quanto riguarda il credito d’imposta sulle locazioni commerciali. Non credete che servano i soldi per pagarli e non un credito d’imposta che non servirà a risolvere il problema, con tutte le conseguenze del caso?

Sesta domanda, vi siete chiesti se non fosse opportuno rinnovare il decreto liquidità del Cura Italia con una semplice manovra? Cioè “obbligare” le banche ad erogare almeno un altro 50% di affidamento (sempre garantito al 100% dallo Stato) in maniera automatica visto che sono passati pochi mesi dall’ultima valutazione?

Potrei fare decine e decine di altre domande e considerazioni, ma se continuo a parlare al vento non serve a niente. Pertanto vorrei verificare prima chi delle figure istituzionali decidesse di risponderci ricordando loro che io, in “un’altra vita” avevo creato un movimento molto fidelizzato ottenendo oltre 10.000 voti nella mia città e che sono pronto a rimetterli in gioco per chi è disposto a capire le sofferenze delle imprese e famiglie e decidesse di aiutarle sul serio invece di continuare a far finta di niente. Questo io lo vivo come un ultimatum.

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