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Grandinetti: “Sospendere iscrizione di imprese e famiglie alla Centrale rischi”

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Grandinetti: Lamezia città universitaria con collegamento Lamezia Catanzaro

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L’imprenditore Francesco Grandinetti, già presidente del consiglio comunale di Lamezia, chiede l’intervento urgente dei politici calabresi per la sospensione dell’iscrizione alla Centrale rischi per imprese e famiglie.

Di seguito il comunicato stampa: “Mi rivolgo in maniera diretta ai parlamentari della Repubblica Italiana di governo e non, alla presidente della Regione Calabria Jple Santelli,  ai presidenti delle Camere di Commercio, alla Banca d’Italia, ai presidenti delle associazioni di categorie imprenditoriali e sindacali, per chiedere che, di concerto, provvedano a richiedere  la sospensione dell’iscrizione alla centrale rischi per tutte le aziende che, già dalle prossime scadenze di fine marzo, non potranno onorare assegni, effetti cambiari e Riba. Lo so che per chi non vive quotidianamente i problemi seri delle imprese calabresi e nonsolo sembrano piccole cose, ma vi evidenzio che l’iscrizione alla centrale rischi per tutte quelle imprese che non riusciranno ad onorare i pagamenti, determinerebbe un vulnus difficile da normalizzare ed i loro creditori rimarrebbero senza alcuna chance per essere pagati. Infatti l’iscrizione alla centrale rischi (CAI, Camera di Commercio, Crif e simili) come “cattivi pagatori”, determinerebbe l’impossibilità per le imprese di poter accedere a nuovo credito, determinando di fatto non solo la morte dell’economia calabra, ma certamente di tutto il territorio nazionale. Senza infingimenti e con grande serietà comportamentale, tutti sappiamo, senza averlo mai ammesso per via di una ipocrisia strisciante,  che la dilazione del debito con assegni postdatati nelle nostre realtà costituisce un modo per raggirare il fenomeno della difficoltà all’accesso al credito che le nostre aziende subiscono ormai da sempre. Esemplificando, i titoli che arriveranno per essere pagati in questi giorni sono stati emessi prima dell’inizio di questo periodo “Coronavirus”, cioè prima della contrazione del fatturato nel mese, ed allora è giusto prevedere immediatamente una moratoria. Così facendo non si lederà il diritto del creditore ad essere pagato (anzi!), ed il debitore potrà essere  pronto ad onorare il proprio debito facendo forza sulla ripartenza della propria attività e sugli aiuti di stato e delle banche che non avrebbero davanti a loro imprese iscritte alla centrale rischi. Anche per l’andamento bancario e la valutazione del rating delle imprese e famiglie  andrebbero riviste gli algoritmi sospendendo tutte le anomalie che potrebbero avvenire in questo periodo. Una cosa analoga cosa va affrontata in egual maniera con riferimento al credito al consumo delle famiglie per quanto riguarda la non iscrizione alla Centrale rischi per le persone che non riusciranno a pagare le rate che, in caso contrario, creerebbero problematiche serie di usufruire di nuovi finanziamenti. Ebbene cari Onorevoli di governo e non, abbassiamo l’ascia delle contrapposizioni ed uniamoci su questo problema, perché lo dico da imprenditore e da ex piccolo politico, le persone che stanno a casa hanno bisogno di essere rassicurate sul loro presente e sul loro avvenire. Solo così potranno avere un po’ di serenità rimanendo a casa senza rincorrere soluzioni improbabili che li costringerebbero per “necessità lavorativa” ad uscire“.

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