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L’haute couture per Anton Giulio Grande, webinar a cura del Rotaract

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L’haute couture per Anton Giulio Grande, webinar a cura del Rotaract

Il Rotaract Lamezia Terme ed il Rotaract Corigliano Rossano “Sybaris” raccontano un’eccellenza italiana, dalla letteratura alla storia dell’arte, dalla classicità alla modernità. AGG è una promessa di eleganza!

Giovedì sera, sulla piattaforma telematica Zoom, il Rotaract Lamezia Terme ed il Rotaract Corigliano Rossano “Sybaris” hanno presentato il forum di azione professionale dal titolo “L’haute couture raccontata da Anton Giulio Grande”.

Il webinar è stato il secondo incontro di un progetto unico che ha visto una sigla di gemellaggio tra i due Club, fortemente voluto dalle Presidenti Ludovica Zoccali e Ilaria Bossio. L’iniziativa nasce in linea con il Progetto del Rotaract Distretto 2100 “Artisti italiani – alla scoperta del Made in Italy”, promosso dalla Commissione Azione Professionale e volto a promuovere la storia, l’innovazione delle industrie e l’artigianato italiano, in particolar modo quello calabrese.

Il primo incontro intitolato “L’oro nero dello Jonio – la leggenda Amarelli” si era svolto, sempre tra i due Club, lo scorso 27 novembre ed ha visto invece la presenza del Dott. Fortunato Amarelli e della sua omonima azienda; ospite inoltre della serata è stata la Dott.ssa Domenica Palamara, Travel Blogger ed esperta del settore turistico.

È stato definito “l’ambasciatore della sensualità” ed il successore di Gianni Versace, è un orgoglio italiano e porta alto con fierezza il tricolore. Di chi parliamo? Naturalmente di Anton Giulio Grande! Di origine calabrese, ha conseguito la maturità classica, si è laureato al Polimoda di Firenze, successivamente è partito alla volta del Fit di New York e nel corso degli anni è stato insignito di molteplici riconoscimenti.

Senz’altro per comprendere adeguatamente il lavoro e lo studio che risiedono dietro questo artista, è necessario iniziare dal principio ossia, come è nata questa passione? “E’ qualcosa che si sente, non ho scelto io questo mestiere, è stato questo mestiere a scegliermi” ci ha raccontato. Dal suo ricco curriculum sicuramente riesaltano i tirocini svolti presso rinomate maison italiane, tra cui Gattinoni e le Sorelle Fontana; dal 1997 presenta le sue collezioni e quasi 25 anni fa fonda il suo brand con le iniziali del suo nome come logo, lanciando così un chiaro segnale. Il suo è uno stile riconoscibile, leader nella personalità, identificabile attraverso specifiche caratteristiche alle quali è fedele dagli albori della sua carriera; parliamo dunque di un marchio coerente nella sua raffinatezza, deciso nella sua classe e sensuale nella sua ricercatezza.

Anton Giulio si è sempre contraddistinto per un encomiabile cultura ed uno smisurato amore per il mondo classico: è estimatore dell’arte gotica, rinascimentale e barocca; amante della danza classica; avventuriero, caratterizzato da una spiccata apertura mentale, derivante dalle diverse città in cui ha vissuto, seppur il suo battesimo lavorativo sia avvenuto a Roma.

È promotore di una liaison armoniosa tra passato e presente che ripropone nelle sue creazioni, prendendo spunto ad esempio dalle tecniche del ricamo sartoriale, ed i suoi capi di haute couture sono tutti pezzi esclusivi, difatti il suo intento è quello di rendere le donne uniche. Anche per tal motivo egli utilizza solo tessuti naturali, nel pieno rispetto della natura e delle norme del savoir-faire italiano, in un mondo in cui la minaccia del fast fashion è sempre più imperativa; secondo il suo pensiero, fondamentale è che “il cliente sappia cosa acquista: non consiglio mai di fare grandi acquisti, ma di comprare pochi pezzi che durano in eterno. Acquisti intelligenti!”.

La natura infatti rappresenta una fonte d’ispirazione per il fashion designer, così come i musei, la letteratura, la bellezza quotidiana e naturalmente il corpo femminile.

Le donne sono le muse dei suoi capolavori, donne che devono dimostrare personalità anche nell’indossare un abito, perché “per un vestito importante ci vuole una donna importante e non sempre la bellezza è equivalente al portamento”; perciò l’invito che Anton Giulio si sente di rivolgere alle donne è quello di avere “un rapporto oggettivo, non dipendente, con lo specchio e trasformare le proprie debolezze in punti di forza”.

Un amore indissolubile dunque quello per la moda femminile e per quanto riguarda quella maschile invece? “Penso che la moda donna sia un mondo più variegato, mi piacerebbe vedere un uomo distinto ed elegante, mai inadeguato o antico. Moderno ma sexy, come le donne”. Così come è un grande amore quello che lo stilista nutre nei confronti del colore nero, prevalente nelle sue collezioni: “Il nero fa parte del mio DNA, lo trovo di grande fascino, un mistero, con un alto tasso di seduzione”.

La pandemia da COVID-19 non ha risparmiato nessuno, si è accanita con crudeltà contro tutti ed anche sul Fashion System, che ne è rimasto particolarmente colpito anche se, con dignità, ha sfruttato questo periodo per diventare più forte. Ora più che mai vi è la necessità di promuovere con rinnovato vigore il Made in Italy in tutto il mondo, lo stesso Anton Giulio ha affermato che è sempre stato “caparbio nel realizzare le collezioni in Italia” e che in un momento del genere “siamo tutti più ispirati e riusciamo a trarre forza dalla creatività”.

È essenziale in questa drammatica circostanza focalizzarsi sul futuro, su una ripresa che gradualmente risveglierà gli animi dal “torpore momentaneo” e non smettere mai di alimentare la voglia di fare. Il fashion designer ha infatti espresso la sua volontà di “continuare a sognare, creare bellezza con entusiasmo, stando al passo con i tempi”. Più di una predilezione, più di una forma mentis, per Anton Giulio la moda rappresenta l’essenza della vita, in quanto ha puntato tutto su questo mestiere: “mi ha dato tanto ma mi ha tolto tutto, però non mi ha mai tradito!”.

Questa è la storia di un sognatore che con tanta devozione, duro lavoro e sacrificio è riuscito a realizzare il sogno di quel giovane ragazzo di Lamezia Terme, che con la valigia in mano è partito alla scoperta del mondo, pur non dimenticando mai la sua terra e facendosi portavoce del fascino italiano. Nessuna barriera temporale, nessun ostacolo, l’avvenenza del passato si lega alla freschezza dei tempi moderni, questo è il segreto dell’indiscusso successo di Anton Giulio Grande, questa è la magia della moda.

(Fonte Alessandra Lazzaroli)

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