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Il pizzaiolo lametino Vincenzo Torcasio terzo classificato al Trofeo Pizza della Capitale

2 min di lettura

Il 27enne lametino Vincenzo Torcasio si è aggiudicato il terzo posto al Trofeo Pizza della Capitale che si è svolto a Ciampino (Roma), un campionato a posti limitati organizzato dal Maestro Pizzaiolo Napoletano Massimo Del Mestre.

Giovanissimo, Vincenzo, pizzaiolo per professione e passione, non ci ha pensato due volte a inviare la candidatura per il prestigioso trofeo, in un anno particolarmente difficile per la categoria a cui appartiene.

“Non lavoro dall’inizio del primo lockdown, a marzo 2020” – ci ha raccontato telefonicamente – “La mia non è una tradizione di famiglia, è un mondo in cui sono entrato da solo dopo un’esperienza tramite Garanzia Giovani. Mi era stata data l’opportunità di lavorare come aiuto pizzaiolo in un noto pub della città. Dopo sono arrivate anche altre possibilità, e nel frattempo ho conseguito un corso di formazione che mi ha rilasciato l’attestato”.

L’arrivo della pandemia lo ha costretto ad uno stop, che non lo ha però demoralizzato ne lo ha fatto desistere dall’inseguire il suo sogno: migliorarsi e aprire, un giorno, una pizzeria tutta sua.

Un mese fa ha colto l’opportunità di inviare la candidatura a Roma per la competizione e il 26 aprile scorso si è classificato terzo per la categoria “pizza classica”.

Ero curioso di scoprire il responso dei giudici, conoscere il loro parere circa le mie capacità. Ciascun concorrente poteva gareggiare per una o più categorie: “Pizza Napoletana”, “Pizza Classica”, “Pizza Gourmet”, “Pizza Scenografica” e “Pizza Dessert”, utilizzando gli ingredienti che aveva scelto di portare con sé. Dieci erano i minuti a disposizione per realizzare l’impasto. Dalla mia avevo i miei prodotti calabresi preferiti, di mia produzione e a km zero.

Per la pizza, quella che è stata poi premiata, ho creato sul momento degli abbinamenti: ho aggiunto crema di piselli, pecorino primo sale, scalogno, stracciatella fatta da me, pancetta arrotolata, pecorino grattugiato e scorza di limone.

Vincenzo Torcasio mentre prepara la pizza presentata alla manifestazione romana

Ero alla mia prima esperienza e quindi molto teso all’idea di essere ‘giudicato’, ma sono riuscito comunque a concentrarmi. E alla fine è andata bene. Ovviamente tutto l’evento, compresa la premiazione, si è svolto a porte chiuse, nel rispetto delle norme anti-Covid”.

E con la sua coppa ha fatto ritorno a Lamezia, con nuovi progetti e ambizioni, per nulla turbato dalle difficoltà del momento. “Non mi fermo qui. A settembre parteciperò ad una gara mondiale che si svolgerà a Tropea. Nel frattempo vorrei riprendere a lavorare e continuare a sperimentare. Un giorno, magari non troppo lontano, aprirò una pizzeria tutta mia. La mia non è una professione, ma una vocazione, che ogni giorno rinnovo con amore”.

Quella di Vincenzo non è solo la storia di un giovane premiato per il suo talento, è l’esempio di come si possano coltivare i sogni, nonostante le incertezze e le scarse opportunità che la pandemia ci ha imposto. Ci ricorda di non perdere la speranza e continuare a lavorare tenacemente. La perseveranza poi pagherà.

Maria Francesca Gentile

 

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