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Le Impressioni Mobili nel cuore di Nicastro

3 min di lettura
partito ufficialmente impressioni mobili-LameziaTermeit

LAMEZIA. È ufficialmente iniziata la seconda edizione di Impressioni mobili, il trekking urbano targato Open Space.

Così come per lo scorso anno, la formula di questa nuova edizione permette a chi vi partecipa di godere della bellezza dei centri storici della città di Lamezia Terme e di viverli attraverso spiegazioni storiografiche, letture, foto e soprattutto, come si conviene a questo tempo, usando in maniera considerevole i social network.

Per questo, si chiede di raccontare questa esperienza per immagini condividendo le foto scattate con gli hashtag #impressionimobili #openspace_ac.

In questa VI uscita otto le tappe previste nel centro storico di Nicastro, con l’obiettivo di far conoscere o ri-scoprire la parte più antica di Lamezia Terme ai suoi abitanti e non.

Macchine fotografiche e smartphone alla mano hanno scandito la passeggiata storico-letteraria e fotografica del folto gruppo di partecipanti, che si sono avventurati per le strade lametine accompagnati da Matteo Scalise, consulente storico di Open Space – Associazione culturale.

Cenni storici relativi a monumenti, luoghi ed edifici sono partiti proprio dalla prima tappa di questo sesto percorso, punto di ritrovo e partenza dell’incontro: il santuario di sant’Antonio, ricco di riferimenti sulla presenza dei frati cappuccini a Nicastro e sul culto antoniano; seguiti da aneddoti sulla processione del santo che, dal 1954, si svolge nella sola giornata del 14 giugno; senza dimenticare la fiera che ogni anno, per tre giorni, celebra la festività patronale e le tradizioni popolari della città.

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Seconda tappa in Piazza San Giovanni, dove una targa ricorda, nei pressi della propria residenza, la figura di Francesco Stocco, il garibaldino nativo di Decollatura che seguì l’Eroe dei due mondi nella sua impresa Risorgimentale; fu inoltre il primo deputato per il collegio di Nicastro nel nuovo Parlamento del regno d’Italia.

Per la terza tappa ci si sposta solo poco più in là, alla volta della villetta comunale che affaccia sulla imponente Cattedrale di Lamezia Terme, con il Monumento ai Caduti della Prima guerra mondiale. Qui spazio alla digressione storica sul mausoleo e sulla sua costruzione, avvenuto nel 1924 per la quale fu utilizzato del tufo di Pizzo e che nella sua parte centrale raffigura un soldato tornato fortunosamente a casa sua, l’allora frazione Bella, Giuseppe Mastroianni, mutilato ma vivo.

Ci si inoltra poi nella parte più storica di Nicastro imboccando via Garibaldi: per la quarta tappa ci si trova di fronte alla statua dell’imperatore Federico II di Svevia e a Palazzo Niccoli, dimora natia del senatore Arturo Perugini; fu sua l’idea di unificare i comuni di Nicastro, Sambiase e Sant’Eufemia in un’unica realtà amministrativa, divenuta poi Lamezia Terme.

Per le tappe successive del percorso, attraversando via Maggiordomo, si prosegue in prossimità della clinica Garo e nella storia del quartiere Torre, sorto dopo il terremoto del 1783. Da qui si sopraggiunge in via mons. Vittorio Moietta per il dibattito sul Seminario vescovile, dove hanno insegnato personalità importanti della città quali Pietro Ardito e dove oggi ha sede il Museo diocesano; sulla casa municipale dell’ex Comune di Nicastro e sulla Curia vescovile.

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La statua della Madonnina, inaugurata il 6 giugno 1959 per volere di monsignor Vincenzo Iacono, chiude il trekking urbano nel centro di Nicastro.

Al percorso hanno preso parte anche i partecipanti di ObiettivoPiana: 1° workshop di fotografia con Guido Guglielmelli, il laboratorio fotografico a cura di 35 Millimetri Associazione Artistica e Culturale, parte del progetto Impressioni Mobili.

Qui il resoconto della VII uscita nelle frazioni storiche di Nicastro.

V.D.

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