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Incontro tra “Coordinamento Sanità 19 Marzo” e tecnici ASP di Catanzaro

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Discussione del progetto Neuropsichiatria Infantile e degli interventi di potenziamento del Giovanni Paolo II di Lamezia Terme

Comunicato Stampa

Si è tenuto 4 Febbraio u.s. un incontro tra il Coordinamento 19 Marzo e l’Ing. Antonella Sette per l’A.S.P. di CZ. Unitamente al gruppo sociale si è unita, come ormai spesso accade, ritenendolo opportuno perché tra i diretti interessati, una rappresentante dei genitori dei bambini speciali di Neuropsichiatria infantile.

Ad aprire il dialogo è stato Armando Cavaliere proprio in riferimento al progetto che vede spostarsi il SERD (servizio per le dipendenze) verso i locali del 118 per favorire nuovi spazi per la Riabilitazione della Neuropsichiatria. Giunti però a distanza di mesi da quando questo progetto è stato proposto anche dal Coordinamento ed approvato, è parso importantissimo soprattutto avere e darsi un termine: ebbene, per l’A.S.P., entro 2 mesi si avrà questo trasloco propedeutico alla seconda fase.

 Francesco Curcio non dimentica poi di richiedere la possibilità di destinare un fondo di 5 milioni di Euro alla realizzazione di altro e non, invece, alla costruzione di una nuova struttura tesa ad ospitare i locali di Malattie infettive: l’A.S.P. si è effettivamente detta pronta a valutare questa opzione e disponibile ad accogliere prossime richieste anche dalla cittadinanza.

Approfittando infine di un rapido incontro con la Dott.ssa Latella, che questa volta non ha potuto incontrare il Coordinamento per impegni già presi ma che ha voluto comunque ascoltare brevemente il gruppo, quest’ultimo ha chiesto novità sulla nomina della figura di Neuropsichiatra infantile per la quale, come ha confermato il Commissario straordinario, è già stata nominata la Commissione che dovrà valutare i requisiti di 5 candidati tra i quali (si spera) si possa trovare questa importantissima figura.

L’attività del Coordinamento non si ferma e prova a contattare il nuovo Commissario ad acta per il Piano di rientro oltre ai vertici della Direzione medica dell’A.S.P. che, per la verità, pare non più rispondere.

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