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Al Chiostro l’iniziativa Nonunadimeno-Lamezia contro la violenza sulle donne

3 min di lettura

Grande partecipazione di donne e uomini all’iniziativa  Nonunadimeno -Lamezia Terme che si è tenuta al Chiostro San Domenico, in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donneCOMUNICATO STAMPA

Il pubblico ha avuto modo di ascoltare da Virginia Garo la storia della nascita di nonunadimeno nel mondo, una rete mondiale di donne che vuole affermare il principio di autodeterminazione e libertà femminile.

“Non una di meno” è anche una rete antirazzista antifascista e antisessista e protesta contro ogni violenza; soprattutto pone l’accento sulla violenza di genere la violenza contro le donne, la violenza domestica, la violenza contro chi, per il suo orientamento sessuale, non è allineato ai costumi dominanti e gli abusi perpetrati ai danni dei più deboli.

Proprio ieri la questura ha pubblicato un bilancio annuale dei casi di violenza domestica, secondo cui a Lamezia abbiamo il record provinciale in Calabria, con ben 38 casi denunciati nel 2019, con relativi provvedimenti del Giudice di allontanamento dalla casa familiare, dei soggetti violenti.

Unite per la salvaguardia dei diritti delle donne, ieri “nonunadimeno” ha proposto al pubblico uno spettacolo ironico di burlesque, autofinanziato, dal titolo “That’s all- La sensualità non è reato” con due bravissime attrici romane e che ha avuto lo scopo di trasmettere il messaggio, secondo cui,  la sensualità non è reato e la sua manifestazione non è necessariamente legata alla sessualità.

Proprio a questo proposito Chiara Sacco ha letto alcune sentenze sconcertanti, in merito alle condanne leggere, comminate agli uomini, in questi ultimi anni, nei casi di femminicidio.

La Professoressa Raffaella Cortellaro ha letto e raccontato storie di femminicidi in Calabria, seguita dalla Professoressa Stefania Sirianni, che ha letto una bellissima canzone scritta da un uomo di Lamezia Terme, Luciano Vasta, e dedicata a Daniela Carrasco, la mimo cilena.

Virginia Garo ha letto anche il manifesto di Nonunadimeno -Lamezia Terme” di cui riportiamo uno stralcio:

Essere sicuri a Lamezia deve  significare  innanzi tutto poter circolare in ogni angolo della città, a qualsiasi ora senza paura di essere molestate, aggredite, insultate.

Significa avere in famiglia , a scuola, sui luoghi di lavoro considerazione , rispetto, valorizzazione  e non subire invece comportamenti violenti, discriminatori, limitazione della propria libertà.

Significa promuovere percorsi adeguati perché in ospedale e nei servizi territoriali la gravidanza , il parto, l’aborto,la contraccezione, la tutela della salute siano garantiti senza speculazioni, discriminazioni, giudizi denigratori.

Significa combattere a Lamezia il sottosalario,  il lavoro nero, senza diritti fin troppo diffuso per le donne che lavorano in agricoltura o come commesse, badanti, segretarie, addette alle pulizie

Significa sostenere le donne migranti garantendo loro prima accoglienza  ,  alfabetizzazione, informazione sui Loro diritti, sostegno per i loro figli.

Significa contrastare la tratta delle donne , il loro sfruttamento nella prostituzione, facendo rete con Enti e associazioni che già lavorano sul campo.

Significa creare strumenti e servizi per promuovere la socialità, l’avviamento al lavoro ,l’assistenza delle persone disabili adulte oggi prevalentemente a carico delle famiglie e delle donne soprattutto.

Significa ampliare e qualificare l’assistenza domiciliare ,le opportunità di riabilitazione, di aggregazione per le persone affette da patologie croniche, per gli anziani non autosufficienti, anch’essi prevalentemente assistiti in famiglia dalle donne.

Significa promuovere inchiesta sulla condizione delle donne nelle famiglie criminali e costruire percorsi di presa di coscienza per esse, per i più giovani e per tutti coloro volessero rifiutare una vita senza futuro, fatta solo di arricchimento  illecito,  di violenze, sopraffazioni, odio, lutti senza fine.

Significa promuovere nelle scuole e in città l’educazione alla differenza, il rispetto di ogni diversità, degli orientamenti sessuali di ciascuno e ciascuna, evitando così di alimentare comportamenti discriminatori, denigratori,violenti verso tutti coloro che non sono considerati in linea con i costumi dominanti.

Significa poter vivere la città e i suoi spazi con agio perché ogni strada, ogni piazza, ogni parco, ogni luogo pubblico, viene mantenuto pulito, curato, reso accogliente e viene opportunamente difeso, rinforzato, reso appunto il più sicuro possibile di fronte a calamità naturali e a devastazioni di ogni tipo compiute con la complicità delle istituzioni e delle amministrazioni locali”

 L’evento si è tenuto in collaborazione con il Chiostro San Domenico, a cui vanno i ringraziamenti per l’organizzazione dell’evento.

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