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Italexit: mascherina all’aperto è follia, nessuna prova scientifica a supporto

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mascherine

Italexit Calabria contro l’ordinanza del presidente Occhiuto


Comunicato Stampa

Il Presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, con l’ordinanza n. 76 ha istituito l’obbligo dell’utilizzo della mascherina in tutti i luoghi all’aperto del territorio calabrese fino al 6 gennaio 2022.

Una vera e propria resa incondizionata e un’ammissione indiretta del fallimento nella gestione pandemica.

Infatti dopo aver raggiunto una tasso di vaccinazione tra i più alti al mondo, si ritorna ad adottare gli stessi provvedimenti di un anno fa scaricando sui calabresi le inefficienze organizzative e gestionali.

Basta colpevolizzare i cittadini calabresi e soprattutto basta nel sentirsi dire che tutto dipende da noi quando nulla è stato fatto per aumentare le dotazioni sanitarie di contrasto al covid, nulla sui trasporti e nelle scuole dove i contagi dilagano anche fra i vaccinati e che se non fosse per i nuovi protocolli più elastici sarebbero quasi tutte in dad.

Non esiste nessuna prova scientifica o di logicità tendente a giustificazione una tale restrizione e chiediamo al Presidente Occhiuto quali siano i reali motivi di tale affrettata e pericolosa ordinanza.

Non vi è alcuna distinzione tra persone che hanno completato il ciclo vaccinale e non, quindi i primi nonostante essersi sottoposti alle due dosi previste o addirittura la terza si vedono obbligati ad indossare le mascherine all’aperto con un salto indietro di quasi due anni.

Facciamo altresì notare che per le norme nazionali vigenti non esiste un esplicito obbligo di indossare la mascherina all’aperto, bensì “è fatto obbligo di portare con sé i dispositivi di protezione individuale da utilizzare anche all’aperto nei casi in cui si verifichino situazioni di affollamento e/o assembramento.

Un simile provvedimento abbinato al super green pass saranno un altro duro colpo alle libertà individuali, alle libertà costituzionalmente garantiti ed alla economia locale già messa a dura prova negli ultimi due anni.

Non si può continuare a vessare un’intera popolazione solo per capriccio e per mero esibizionismo o servilismo, continuare a produrre norme restrittive che nessun effetto avranno nel contenimento di una qualsiasi epidemia.

Si impegnasse il governatore a migliorare la Sanità Calabrese, magari iniziando proprio dai 20 ospedali chiusi negli ultimi 10anni, permetta lo stesso le visite ai degenti in ospedali, riduca le liste d’attesa per le visite specialistiche.

Basta con questo clima paura e terrore, basta discriminazione e divisione sociale. Stiamo predisponendo una formale denuncia.

Coordinamento Regionale Italexit Calabria

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