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Italia Nostra: “A Lamezia Terme non si riesce a trovare il bandolo della matassa”

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In una nota stampa lo sfogo di Italia Nostra

Comunicato stampa:

A Lamezia Terme non si riesce a trovare il bandolo della matassa. Tutto pare abbia preso la strada dell’abbandono, dell’incuria, del tanto meglio tanto peggio.

E la cosa preoccupante è che ci si adegua a questo andazzo ritenendolo “normale”.

È normale che dopo un anno e mezzo via Scarpino rimanga al buio. Che se hai necessità che venga sostituita pure una lampadina ti si risponde che non ci sono soldi.

Durante i lavori di messa in opera delle luminarie non sappiamo quale sia la causa del crollo di un lampione. Se non è  stato fatto consigliamo un monitoraggio completo.

Che segnali il parco Argada, ormai oltre la decenza e nessuno muove un dito. Che dieci minuti di pioggia bloccano una signora in auto con due bambini al parco Impastato; che si chiude il Corso Numistrano per tre giorni per fare una manifestazione di alcune ore.

Che le nostre bellezze storiche, la nostra identità non trovi alcun impegno concreto perché diventi una risorsa turistica economia e commerciale. Che per sicurezza si intende chiusura di spazi e luoghi e non ripristino e messa in sicurezza, perché atleti, ballerini, cittadini utenti possano usufruirne.

Le strade sono un vero e proprio colabrodo. La rete idrica registra perdite enormi e una città come Lamezia Terme ricchissima di acqua tanto da poterne regalare si trova, ancora oggi, con interi quartieri nei quali a una certa ora dai rubinetti non esce più acqua. Che tra l’altro i cittadini sono costretti a pagare a caro prezzo.

Se oggi passi in via Perugini, di fronte l’ospedale di Lamezia Terme, ti trovi di fronte uno spettacolo indecoroso e vergognoso: un mare di fogna e di escrementi.

Non si vuole risolvere definitivamente il problema rom, nonostante i mille proclami e le centomila promesse.

Che fare? La classe intellettuale di Lamezia Terme, le competenze, le energie migliori devono uscire all’aperto. Devono fare rete per salvare le sorti di Lamezia Terme. Un nuovo gruppo dirigente di gente onesta e capace, che ama la città, deve prendere in mano la situazione.

Basta con gruppi e gruppetti che hanno così tristemente rovinato una città che era bella ed invidiata.

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