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Italia Nostra, il PSC, Mascaro e Crocioni

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Italia Nostra - LameziaTermeit

L’urbanista Crocioni ed il Sindaco Mascaro tirano maldestramente in campo Italia Nostra di Lamezia nella torbida vicenda che ha cancellato delle norme antimafia (i commi 3, 4 e 5 dell’art. 1) da quel Regolamento Edilizio Urbano (REU) che entrambi chiedono al Consiglio Comunale di approvare.

Italia Nostra - Crocioni e Mascaro

Comunicato Stampa

Secondo loro a suggerire di cancellare quelle norme sarebbe stata proprio una osservazione di Italia Nostra al PSC allora adottato in prima battuta dal Consiglio. Niente di più falso. E se i due non si rimangeranno queste affermazioni dovranno risponderne dinanzi alla magistratura.
Nelle sue osservazioni Italia Nostra, infatti, ha attaccato frontalmente l’amministrazione Speranza che allora aveva adottato il PSC e il professore Crocioni che lo ha redatto, denunciando che esso fosse intriso di una serie di vizi e di illegittimità, che contraddicevano i principi di legalità enunciati proprio nell’art. 1 del REU.
E siccome il REU non è stato ancora approvato, per evitare di sentirsi replicare che non si poteva denunciare la violazione di una norma non ancora vigente, ha aggiunto che comunque vizi e illegittimità sussistevano a prescindere, perché quelle norme erano pleonastiche rispetto a tutta la normativa antimafia vigente. Punto.
Dove, in questo limpido e rigoroso ragionamento antimafia e anti illegittimità, stia nascosto un invito a cancellare quelle norme dal REU, Crocioni e Mascaro devono spiegarlo pubblicamente, se non vogliono poi farlo dinanzi ai magistrati.
E comunque, anche se pleonastiche, chi gli imponeva di cancellare norme volute e votate dal Consiglio Comunale?
Quando ha visto pubblicata la notizia di questa subdola cancellazione il Sindaco, evidentemente colto in fallo da giornalisti di solito ben introdotti negli ambienti delle Prefetture, è corso a modo suo ai ripari, postando sui social media una sorta di comparsa “conclusionale” con la qule ha cercato maldestramente di chiamarsi fuori e di tirare in ballo Italia Nostra.
E’, però, lo stesso avvocato Mascaro a fornire incautamente nel corso di questa sua estrema difesa la prova della “innocenza” di Italia Nostra lametina.
Il Sindaco, infatti, prima si fa schermo di Crocioni che ha (come ben si comprende, in modo del tutto autonomo) proposto di cancellare quelle norme, perché gli pesava troppo che fossero (secondo lui) una inutile ripetizione di quanto contenuto nel Codice Antimafia, ma poi riporta la motivazione vera con cui la Giunta ha deciso di farlo.
E la motivazione vera è che la Giunta ha assunto la decisione di cancellarle dopo aver “dato atto che obblighi di richiedere e acquisire la documentazione antimafia non possono essere previsti al di fuori delle ipotesi disciplinate dal Codice Antimafia e pertanto questa PA (Pubblica Amministrazione) deve uniformarsi al dettato normativo, procedendo alle acquisizioni della documentazione antimafia nelle ipotesi espressamente previste dal Codice Antimafia medesimo” (testo da lui stesso virgolettato).
Il Sindaco aggiunge inoltre nel suo post che lui e la Giunta hanno così facendo inteso evitare di imporre un “inutile” tassello (immaginiamo volesse dire balzello) rispetto a quelli previsti dalle norme di legge, evitando quindi probabili contenziosi.
Ecco che allora Sindaco e Giunta non hanno cancellato quelle norme perché le ritenevano pleonastiche e ripetitive rispetto a quanto previsto dal Codice Antimafia, ma al contrario perché le ritenevano aggiuntive rispetto ad esso e non volevano né imporre “inutili” balzelli, né provocare eventuali contenziosi.
Solo che quei balzelli sarebbero per i cittadini onesti solo un modesto sovraccarico di burocrazia, ma per i mafiosi un ulteriore ostacolo ad infiltrarsi nelle maglie della pubblica amministrazione. E in questa città (chi meglio di questo Sindaco dovrebbe saperlo!) più ostacoli si mettono alle infiltrazioni mafiose e meno si corre il rischio di continui scioglimenti per mafia del Consiglio Comunale.

Giuseppe Gigliotti
Responsabile regionale ambiente e Presidente della sezione lametina di Italia Nostra

Nicolino Panedigrano
Responsabile affari legali della sezione lametina di Italia Nostra

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