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Lamezia 4 gennaio: la Regione all’assalto di Terina

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fondazione terina

La visita ispettiva è stata presentata sui media come “una sorta di preavviso di sfratto per il Presidente Gennarino Masi” che avverrebbe in presenza di un contratto, con scadenza nel 2024, per mezzo di una “commissione di accesso” nominata dalla Regione

Comunicato Stampa

Il titolo esplicativo, dice, senza mezzi termini, “la Regione all’assalto di Terina”

L’ingiusto defenestramento dell’Avv. Gennarino Masi verrebbe realizzato attraverso la nomina della commissione e chiaramente perseguirebbe come scopo reale l’ennesimo colpo in danno di Lamezia Terme  e dell’intero circondario Lametino.

La colpa dell’Avv. Masi, in sostanza, consisterebbe nell’essere riuscito, nel breve periodo del suo incarico, a superare  ostacoli e blocchi di ogni genere, palesi ed occulti, e di avere conseguentemente, con il sostanziale aiuto del Procuratore Gratteri, realizzato la localizzazione dell’Aula Bunker nell’area della Fondazione Terina.

Proprio per questo il Comitato Lamezia 4 gennaio gli ha giustamente attribuito il riconoscimento di Personaggio Lametino dell’anno 2020.

Significato altamente simbolico per un Amministratore, dichiaratamente e convintamente lametino, che ha operato per Lamezia e per il  suo Circondario, in un Ente gravato da oneri ascrivibili a precedenti gestioni e che ora si vorrebbero addossare alla responsabilità dell’Avv. Masi. In sostanza si vorrebbe coprire un passato non limpido attribuendo all’Avv. Masi responsabilità non sue e, con una verifica mirata, far fuori il primo ed unico amministratore che ha portato la Fondazione Terina, Lamezia Terme e il suo Circondario a beneficiare di un’azione di qualità e di concretezza, di risparmio, di investimenti produttivi, di rispetto delle norme.

Lamezia ed il Circondario ne saranno gravemente pregiudicate e la Fondazione Terina tornerà ad essere un posto di sottogoverno da gestire facendovi confluire risorse per progetti velleitari e, come in passato, irrealizzabili.

Il Governo Regionale non si assuma queste responsabilità, che non potrebbero più essere ignorate e perdonate, ma abbia il coraggio di sostenere l’Avv. Masi, consentendogli, con le risorse occorrenti, di far uscire la Fondazione all’esterno, e, conseguentemente, di poter  esplicare le grandissime potenzialità strumentali e strutturali fondamentali per poter entrare a pieno titolo nel campo delle verifiche e dei controlli necessari alla valorizzazione  ulteriore dei prodotti di qualità della filiera agroalimentare. Tutto questo perché il Lametino e l’intera Regione sono praticamente assenti.

Ci rivolgiamo perciò ai Cittadini di Lamezia e del suo Circondario per denunciare ancora una volta il tanto di negativo che ci è stato riservato e le prevaricazioni subite.

Il nostro territorio non lo merita.

Lamezia deve essere ancora assoggettata alla necessità di rendere disponibili posti o deve essere sostenuta rafforzando presenza ed attività di chi ha dimostrato sul campo le enormi potenzialità della Fondazione Terina?

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