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Lamezia. Amianto e inciviltà al parco Dossi Comuni

2 min di lettura

Grandi lastre di eternit, alcune delle quali in stato di sfaldatura, sono state rinvenute nelle scorse ore tra i sentieri alberati del parco Dossi Comuni di contrada Censi.

Non il solito atto vandalico a colpire l’ennesimo parco, ma l’illegale e indiscriminato “smaltimento fai-da-te” di rifiuti tossici.

Un’inaccettabile pratica certamente già collaudata: anche in passato la zona era stato oggetto di illeciti abbandoni di amianto da parte di ignoti.

Eppure tutti oramai conosciamo la pericolosità della sua polvere, originata dall’usura del materiale ampiamente impiegato in edilizia fino agli anni sessanta, nonchè le pesanti sanzioni amministrative previste nei casi di abbandono su suolo pubblico.

Causa forse il tentativo di sfuggire alle procedure di rimozione e ripristino dello stato dei luoghi, e allo sgravio economico che ne conseguirebbe, numerosi sono ancora coloro che decidono di “occuparsene autonomamente” anche a rischio della propria salute e dell’ inquinamento ambientale.

Se l’episodio non è nuovo, comunque continua a indignare i tanti lametini sensibili e attenti alle regole e al verde circostante, rispettosi fruitori di una rigogliosa riserva che si estende a perdita d’occhio sul confine con il comune di Feroleto Antico come il parco Dossi Comuni, oasi di pace a pochi chilometri dal centro cittadino, che il periodo di isolamento domestico appena trascorso ci fa apprezzare maggiormente.

Stufi della frequenza con cui si commettono illeciti di questa portata, della scarsa cura che molti riservano ai beni a disposizione della collettività e della totale assenza di una coscienza ambientale, rivolgiamo un appello per ritrovare quel senso di responsabilità fatto di educazione civica e tutela del decoro urbano e ambientale che null’altro sono che amore per la bellezza del bene comune.

Maria Francesca Gentile 

 

 

 

 

 

 

 

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