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Lamezia. Associazioni chiedono misure permanenti per l’ospedale

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Ospedale Lamezia, comitato malati cronici: disastrosa la gestione del dg Perri

Ospedale Lamezia, comitato malati cronici: disastrosa la gestione del dg Perri

A Lamezia possono fare una Task-Force decentrata per l’emergenza Coronavirus perché ci sono le capacità per farla

Comunicato Stampa

Siamo fortunati e bravi a reagire rispettando le regole anche di buon senso, ma non aspettiamo che giungano casi positivi. Chiediamo che nessuno dimentichi questo e che ciò che viene costruito oggi rimanga per garantirci il diritto alla cura anche in futuro.
Ciò che dovete dare oggi fate in fretta a darlo, era già necessario ieri. Nessun amministratore o politico porti via la vita dall’ospedale di Lamezia e garantisca che personale, reparti e attrezzature rimarranno anche dopo l’emergenza.
Questo è un comunicato congiunto tra le associazioni,”Coordinamento Sanità 19 Marzo”, Senza Nodi,Cittadinanza attiva, associazione Malati cronici, il Tribunale del malato e Comitato Salviamo la Sanità del Lametino.
Nasce una Task-Force decentrata all’ospedale di Lamezia Terme per far fronte all’emergenza COVID-19. Quindi, come giusto che sia l’ospedale sembra riprendere vita e questo significa ridare vita non solo a Lamezia terme ma anche a tutta la Calabria. Lo stiamo ripetendo tanto, continueremo a farlo perché è talmente ingiusto quello che è stato fatto alla Sanità regionale che chiunque, da fuori Calabria, viene a conoscenza dei fatti rimane allibito.
La Task-Force è composta da medici di comprovata esperienza così come saranno gli infermieri, all’interno di una struttura che è certamente capace di ospitarla. Ribadiamo la nostra soddisfazione per questo passo ma ci chiediamo ancora una volta cosa intende fare la Regione Calabria in merito.
A Lamezia Terme basta poco per poter attivare quanto prevede il decreto d’emergenza perché ha tutto pronto, da Malattie Infettive, a Pneumologia, alla Medicina, al Pronto Soccorso e, soprattutto, alla Microbiologia, per non citare tutti gli altri reparti che sarebbero pronti a fronteggiare emergenze per pazienti con altre patologie anche gravi.
L’ospedale di Lamezia Terme, se viene dotato dei mezzi necessari, se gli si da nuovamente quello che con grande inettitudine, o per strategie politiche inique, gli è stato tolto può dare sempre, non solo nell’emergenza, risposte forti a tutto il territorio regionale.
Certo, bisogna portare altro personale (tra quello tra l’altro già previsto ed autorizzato da mesi), ma questo bisognava già farlo,  perché tutto si regge da tempo sulla professionalità del personale lametino che non si è mai fermato nonostante le gravi carenze causate dai tagli.
Questo personale deve essere adeguato alle necessità del momento, ma bisogna pur tenere presente che questa emergenza ha squarciato il velo che copriva una situazione drammatica della nostra Sanità, ha scoperchiato il vaso di Pandora e ha mostrato quanto male è stato fatto alle popolazioni calabresi che oggi sono terrorizzate perché nella propria terra spesso viene negato il diritto alla cura.
È nostro dovere ribadire che siamo appesi ad un filo e che temiamo che se passata l’emergenza tutto ci sarà tolto.
Pertanto, con decisone sosteniamo: “quello che oggi viene fatto per la Sanità nel lametino deve rimanere anche dopo l’emergenza. Agli amministratori, al dottor Antonio Belcastro, alla dottoressa Luisa Latella e al Presidente della Regione, On. Iole Santelli, ancora una volta chiediamo di valutare con quanta passione, professionalità e adeguatezza Lamezia sta offrendo le proprie qualità, non solo mediche ed infermieristiche, ma anche geografiche a tutta la regione, non mortificate questo coraggio e utilizzate questa forza, perché la Sanità nel lametino possa risollevarsi e rimanere al servizio della popolazione calabrese sempre, e come negli anni è sempre stato. Stiamo parlando di vite umane che non solo nell’emergenza hanno bisogno di cure, ma ogni giorno e non possono essere private di questo perché non sono numeri.
Le associazioni SenzaNodi, Tribunale del malato-cittadinanza attiva, associazione Malati cronici,  il Coordinamento sanità 19 Marzo e il Comitato Salviamo la Sanità.
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