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Lamezia. Al Liceo Campanella “Memoria e silenzio, ieri e oggi”

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Lamezia. Al Liceo Campanella "Memoria e silenzio, ieri e oggi"

«Memoria e silenzio, ieri e oggi», questo il titolo con il quale il Liceo “Tommaso Campanella” di Lamezia Terme ha celebrato la Giornata della Memoria

Momenti di riflessione che hanno consentito ai ragazzi del prestigioso Liceo di tessere, attraverso linguaggi diversi, parola, musica e danza, la trama di una drammatica pagina della Storia.

«La Giornata della Memoria» sottolinea Asia Borrello, rappresentante d’Istituto insieme a Michele Falvo, Nino Torcasio, Francesco Ruberto, Marco Procopio, Desiré Giampà, «è indispensabile, per la nostra coscienza e consapevolezza di cittadine e cittadini, attori responsabili della vita democratica ma non deve e non può rimanere uno sterile atto intellettuale. Deve essere una “pietra d’inciampo” nella considerazione della realtà, passata e attuale, che garantisca il rispetto e la tutela dell’alterità e che abbandoni definitivamente l’idea di una superiorità etico-morale di qualsiasi tipo. Perché il genere umano è uno solo, portatore della stessa necessità di diritto».

Due ore intense cariche di silenzio che hanno sentito il rimbombo di un elenco infinito quanto disumano delle atrocità che solo il sadismo dei nazisti hanno saputo attuare; due ore durante le quali i ragazzi hanno interpretato l’angoscia e il dolore di una ferita che sanguina nonostante il passare del tempo; momenti di indignazione, di denuncia, di rabbia per contrastare l’indifferenza dentro la quale l’orrore si è consumato.

La mattinata è iniziata con la lettura di alcuni brani tratti dal Diario del Prof. Francesco Graziano, figlio di questa terra, detenuto nel campo di prigionia di Wietzendorf; lo scorrere lento di giorni interminabili, l’attaccamento al cibo e alla preghiera, il sogno del “ritorno”: pagine di una toccante umanità prigioniera della follia. Le note di Schindler’s list (John Williams) eseguita dal M° Francesco Falcone (violino) e dal M° Giovanni Mazzuca (pianoforte) con la suggestiva e straziante coreografia a cura dei Proff. Roberto Tripodi e Silvio Liberto, messa in scena dagli alunni della 4°A del Liceo Coreutico. Dort damals, Lì, allora recitato da Paola Cefalà della 2°A del Liceo Linguistico in lingua tedesca; una forza nei toni, un urlo silenzioso di fronte al “male”; “Il buon uso della memoria – un’epigrafe come monito contro l’oblio”. recitato da Martina Costantino 3DL per ricordare a ricordare. E ancora E finché potrai guardare: cantata dalla splendida voce di Alessandra Falleti con l’adattamento del M° Giovanna Massara sul testo di Anna Frank e le musiche di John Williams. Mentre fuori, il Dipartimento di Scienze motorie, negli spazi antistanti l’Istituto, tracciava il “Percorso della Memoria”, le cui “pietre d’inciampo” sono state “Tappe di riflessioni” attraverso i testi di Anna Frank, Primo Levi, Luci nella Shoah.

Ma i ragazzi del Liceo “T. Campanella” hanno voluto guardare al di là della Storia; hanno voluto guardare oltre e dentro il presente ricordando che «nel mondo esistono ancora strutture non dissimili dai campi di concentramento: in altre aree, con altre persone, per altre ragioni e con dinamiche differenti, certo, ma la cui esistenza non è meno intollerabil».

Hanno invitato a sedere accanto a loro H.A.A., giovane donna, madre che per lungo tempo – la sua vita è la somma di tante vite – ha fatto parte, come lei stessa afferma, degli “invisibili”.

Una storia di violenza, di affetti negati, di abusi, maltrattamenti, di prigionia e di fughe…, una storia che accomuna i tanti migranti che vedono l’Italia nei loro sogni, nel loro sogno di libertà. Momenti toccanti; un racconto sussurrato e sofferto che narra di aguzzini, carnefici, stupratori e commercianti di “merce umana”.

Una storia che ha fatto di H.A.A. una icona di vita e di speranza che nessun lager può annientare!

Commosso il saluto della Dirigente scolastica Dott.ssa Susanna Mustari «la Scuola è il luogo della Memoria ma anche il luogo del presente e del futuro. Celebrare, anzi vivere momenti così intensi, significa riflettere sulla responsabilità di costruire un futuro all’insegna della Pace, dell’Uguaglianza, della Libertà. Oggi riflettiamo sulla necessità di proteggere ad ogni costo una democrazia che è costata sangue, guerra, lotta contro una cieca e brutale dittatura. Testimonianze come quella appena ascoltata, ci fanno pensare a quanto lavoro bisogna ancora fare per abbattere il muro dell’ignoranza e del pregiudizio.  Studiando la Storia buia delle guerre mondiali, la vergognosa sottoscrizione delle leggi razziali nel 1938 in Italia, il lungo percorso di consapevolezza civile approdato nel 1946 al referendum che ha visto la nascita della nostra Repubblica, possiamo diventare cittadini più responsabili, costruttori di speranza e di pace nelle nostre scelte politiche ed ideologiche. Grazie ragazzi, oggi ci avete fatto assistere ad una delle pagine più belle del nostro diario scolastico».

Continuando, la Dirigente Mustari ha voluto ringraziare anche tutti coloro che hanno reso possibile che l’evento venisse trasmesso in streaming: «la situazione pandemica ci vede costretti a misure di distanziamento che non permettono a tutti gli studenti di partecipare in presenza: Momenti come questi vanno però condivisi. Grazie al nostro assistente tecnico, sig. Antonio Carbone e ai proff. Diego Apa e Olinda Suriano, stamattina abbiamo potuto coinvolgere tutti gli studenti del nostro Istituto. Un lavoro di squadra a disposizione di ragazzi che, con consapevolezza e responsabilità hanno “raccontato” la Storia!»

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