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Lamezia Multiservizi, Piccioni: Bevivino ha scelto strada giusta per il rilancio

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La Lamezia Multiservizi una risorsa per la città. Da valorizzare e rilanciare

Comunicato Stampa

Questa la posizione delle liste “Lamezia bene comune” e “Lamezia insieme” che nei giorni scorsi hanno promosso un focus sulla Lamezia Multiservizi nell’ambito delle iniziative di Cantiere Lamezia

“Nei giorni scorsi – ha dichiarato il candidato a sindaco Rosario Piccioni – ho avuto un incontro molto positivo e costruttivo con l’attuale amministratore unico Bevivino. Ho espresso personalmente l’apprezzamento per il lavoro portato avanti negli ultimi due anni dall’attuale management con professionalità e competenza. Per questo ci sentiamo di dire che, se saremo chiamati a guidare la città, questo management della Lamezia Multiservizi sarà riconfermato.

Voglio sottolineare in particolare come Bevivino abbia colto la strada giusta e innovativa per salvare l’azienda, quella del concordato preventivo in continuità. Il piano è stato presentato al Tribunale e c’è stato già un primo vaglio positivo. Siamo fiduciosi che si è imboccata la strada giusta.

Il prossimo momento decisivo sarà a novembre quando i creditori dovranno esprimersi sulla proposta della società.

Quando si parla della Lamezia Multiservizi, una realtà avanzata dove operano quasi 300 lavoratori,  vengono fuori i soliti toni allarmistici o polemici. La realtà dei fatti è un’altra: oggi c’è una proposta da parte dell’azienda ai creditori di abbattere i propri crediti. Se a novembre ci sarà un parere positivo, il debito della Lamezia Multiservizi potrebbe abbattersi da 19 milioni a 3-4 milioni. Una prospettiva che consentirebbe alla società di “respirare” e di programmare il proprio futuro.

Per noi è stata scellerata, e l’abbiamo contestata in più occasioni, la scelta dell’amministrazione Mascaro di togliere alla Lamezia Multiservizi il servizio di riscossione diretta della Tari, affidato dall’amministrazione di centrosinistra nel 2015. Una scelta che sicuramente ha consentito a Mascaro di “gonfiare” i bilanci comunali trattenendo le risorse spettanti alla Multiservizi e ha creato evidenti difficoltà finanziarie per la società, che hanno avuto come conseguenza anche i ritardi nei pagamenti dei lavoratori, che puntualmente abbiamo denunciato negli anni scorsi.

Oggi siamo convinti possa aprirsi una fase nuova per la Lamezia Multiservizi, tanto sul piano del risanamento quanto su quello dei nuovi progetti. A cominciare dall’estensione a tutta la città della raccolta differenziata, fronte sul quale dobbiamo recuperare il tempo perso negli anni dell’amministrazione Mascaro, durante i quali la percentuale di differenziata in città è scesa dal 34% al 31%, al di sotto delle grandi città calabresi.

La raccolta differenziata in tutta la città comporterà per la società la possibilità di nuovi bandi per assumere personale e di concretizzare di quella strategia “rifiuti zero” che è uno dei punti del nostro programma. Poi un progetto di ampliamento del sito di località Stretto, progetto presentato dall’amministrazione di centrosinistra alcuni anni fa, la cui realizzazione rappresenterà una boccata d’ossigeno per le casse della Multiservizi. Sappiamo inoltre che è in atto un importante investimento sul parco macchine e nei mesi scorsi la società è stata ammessa a un finanziamento regionale di 4milioni di euro per l’ammodernamento della rete idrica. Sono tutti elementi che delineano una realtà di cui Lamezia può e deve andare fiera. L’unica società rimasta in piedi tra le società partecipate calabresi, la maggior parte della quali o fallite o sciolte per infiltrazioni mafiose. La linea politica dei prossimi anni dovrà essere quella di una sempre maggiore sinergia tra l’amministrazione comunale e il management della Lamezia Multiservizi”.

Tra gli interventi, Gianfranco Sodano, segretario provinciale Cgil, che ha ribadito la posizione che la prossima amministrazione comunale dovrà avere verso la Lamezia Multiservizi “da considerare una risorsa, non un problema”, sollecitando l’introduzione del contratto integrativo e l’adozione di un piano industriale.

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