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Lamezia, progetto “Inte(g)razione” nella scuola media Pitagora

2 min di lettura

Manifestazione scuola media Pitagora di Lamezia Terme

Il progetto “Inte(G)razione” ha coinvolto alunni delle classi terze della scuola media Pitagora e ha sviluppato i temi dell’accoglienza e dell’integrazione.

Giorno 4 aprile 2017, presso l’Auditorium della Scuola secondaria di primo grado “Pitagora” si è svolta la manifestazione conclusiva del Progetto “Inte(G)razione“. All’incontro hanno partecipato rappresentanti della Caritas diocesana, dello SPRAR “Due Soli” e della Capitaneria di Porto di Vibo Valentia.

Il progetto, coordinato dalle docenti di lettere e di religione e svolto dagli alunni delle classi terze, ha avuto come finalità l’acquisizione di una conoscenza riguardo i temi relativi all’immigrazione ed in particolare all’integrazione e all’accoglienza.
Sono intervenuti la Dirigente Scolastica, dottoressa Teresa Bevilacqua, che ha sottolineato l’importanza dell’integrazione e dell’inclusività all’interno di quel microcosmo, rappresentato dalla scuola di oggi. Accoglienza che deve essere fatta con opportuni e mirati strumenti didattici, ma anche con il cuore. Significativo è stata la testimonianza delle due volontarie della Caritas Diocesana di Lamezia Terme, che si prodigano quotidianamente nel fornire aiuti concreti ai numerosi extracomunitari presenti in città.

L’intervento della Capitaneria di porto ha segnato un momento di intensa emozione, suscitata dalla visione delle immagini relative ai continui e spesso difficili salvataggi. Il Tenente di Vascello , Valentino Romanazzi, e il Sottotenente di Vascello, Gianluca Greco, hanno commentato il video, riferendo, all’attento pubblico dei ragazzi sul loro operato e sui loro interventi in mare aperto per il salvataggio dei tanti profughi che, carichi di speranza, attraversano quotidianamente il Mar Mediterraneo. È seguito poi l’intervento della signora Antonella di Spena, operatrice banca dati dello SPRAR “Due soli” di Lamezia Terme, che ha illustrato le modalità di assistenza e di protezione, volte a favorire il percorso di integrazione della persona, attraverso l’acquisizione di una ritrovata autonomia.

La testimonianza diretta di tre giovani immigrati, la siriana Aisha Hamza , il ghanese Abdul Malik Muhuammed, e il guineano Mamadou Balde ha fortemente coinvolto i giovani studenti che hanno posto diverse domande. L’incontro si è concluso con la visione del cortometraggio “Il Volo”, del regista W.Wenders, che racconta le esperienze di accoglienza dei rifugiati in alcuni borghi abbandonati della costa Jonica calabrese, quali Badolato e Riace che grazie all’ospitalità offerta ai migranti si sono ripopolati.

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