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Lamezia. Rete Civica incontra i commissari: si tuteli la salute dei cittadini

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Incontro utile e proficuo, ma soprattutto necessario quello tra Rete Civica e i Commissari prefettizi del Comune di Lamezia Terme

Comunicato Stampa

Una delegazione composta dal coordinatore Panedigrano e da Crapella, De Biase, Marinaro, Viola e Sesto ha incontrato dapprima solo il sub commissario Guerrieri e poi anche il Commissario Priolo.

Sul tema del contrasto ad ogni nuova ipotesi di realizzare o riaprire discariche nella piana di Lamezia e in particolare in località Stretto è partito un confronto franco ed a volte acceso. Il dr. Guerrieri, che in passato ha seguito la vicenda per conto della Prefettura di Catanzaro ed ora sembra avere in materia una sorta di delega, ha esordito con la solita nenia che tutti dobbiamo farsi carico dell’emergenza rifiuti che attanaglia la Calabria, che anche se avremo una raccolta differenziata spinta le discariche resteranno indispensabili, che gli ATO devono essere autosufficienti, che è necessario un intervento pubblico per non favorire investitori privati, spesso speculatori e chiacchierati, che infine i lametini devono evitare la sindrome NIMBY (cioè, fatele dovunque ma non nel mio giardino).

Rete Civica ha ribattuto tono su tono, ricordando che Lamezia e il lametino hanno già dato fin troppo; che, come emerge in questi giorni dal caso ILSAP, hanno pesi ambientali gravissimi e spesso devastanti, tra cui le due discariche pubbliche a Lamezia e una privata a Pianopoli costruite per durare decenni ed esaurite in un baleno, perché riempite con rifiuti di ogni genere e provenienti da ogni dove, e altre due grosse e tante mini discariche illegali e/o criminali, più sette impianti di trattamento di rifiuti, anche pericolosi, tra cui anche un piccolo inceneritore.

Rete Civica ha anche ricordato che dalla parte ionica dell’ATO provinciale c’è invece solo la discarica di Alli, che la seconda discarica di località Stretto appena riaperta si sta già esaurendo perché è preda dei rifiuti di tutta la Calabria e non del solo ATO, che il territorio lametino ha urgente bisogno di risanamento ambientale e non di nuovo inquinamento, che il sito delle discariche di località Stretto si trova nel mezzo di un’area agricola vocata a vigneti DOC, a clementine IGP, a florovivaismo di qualità ed a riserva idrica di Lamezia.

Ha quindi invitato i Commissari innanzitutto a tutelare, fino a quando resteranno, la salute dei cittadini che è più sempre aggredita da un allarmante aumento di forme tumorali spesso legate alla presenza di discariche, e poi  a lasciare che sia la comunità a scegliere se fare di Lamezia e della piana la città dei rifiuti oppure del Distretto Agroalimentare di Qualità, del Distretto del Cibo, del progetto Waterfront e del turismo delle Terme, delle aree SIC e del kitesurf.

I Commissari alla fine su tale spinosa questione hanno scelto di cambiare registro ed hanno assunto l’esplicito impegno che in caso di eventuali future iniziative sul tema consulteranno prima le associazioni. Ma Rete Civica non intende abbassare la guardia ed invita i cittadini a continuare ad essere vigili.

La delegazione ha poi invitato i Commissari a superare sull’approvazione del Bilancio comunale il corto circuito creatosi tra l’amministrazione Mascaro ed i Revisori dei Conti, ad approvare il Bilancio ed a procedere subito dopo a quelle nuove assunzioni di dipendenti indispensabili ad attrezzare il Comune per poter risollevare i servizi ed intercettare i finanziamenti del Ricovery Plan.

I Commissari hanno assicurato che la pratica è in corso, che il Commissario Priolo vi sta dedicando di persona il massimo impegno e che non si sarebbe lontani dal superare l’impasse coi Revisori.

Hanno infine garantito attenzione e impegno verso la richiesta di dedicare più personale, nonostante la pandemia e la carenza di impiegati, alle istanze ed ai problemi che le categorie produttive e le associazioni cittadine devono affrontare quotidianamente nei rapporti con il Comune, dalle aree mercatali al commercio e alla ristorazione, dall’agricoltura all’artigianato, dal verde pubblico alle strade disastrate, dagli alvei dei torrenti ai cimiteri ed alla necessità di riaprire punti di servizi comunali nelle vecchie delegazioni dei tre ex comuni.

Italia Nostra, Confagricoltura, CIA Agricoltori Italiani, Coldiretti, Associazione Regionale Allevatori, FederAgri, ACLI Terra, Parco Agricolo della Calabria, Città del vino, Movimento turismo del vino, Agriturist, Amici della terra, Amici della Montagna, Confesercenti, Confartigianato, CNA, Confcooperative, Lamezia Shopping, Cittadinanzattiva, L’albero della vite, Associazione Micologica Reventino, Movimento Cristiano Lavoratori, ACLI don Saverio Gatti, Difesa Consumatori del Lametino, Tribunale del Malato, Altrove, Comitato Lamezia 4 Gennaio, Comitato Salviamo la Sanità del Lametino, Comitato Malati Cronici, Comitato Lamezia Maltrattata, Comitato Lavoro Sanità Sicurezza, M24A-ET San Pietro a Maida, Ali sul Mediterraneo, La compagnia di via Bologna, M24A-ET Comuni dell’Amato, Amolamezia

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