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Lamezia. Riapertura scuole, incontro in Comune tra genitori e commissari

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Lamezia. Le festività natalizie sono ormai finite e si ripresenta anche a Lamezia come in tutta Italia il problema della riapertura delle scuole con l’eterno dilemma: didattica in presenza o a distanza? A tal proposito stamattina, nel salone municipale di via Perugini, il comitato spontaneo di genitori che reclama la riapertura in sicurezza degli edifici scolastici, ha incontrato il sub-commissario Antonio Calenda, il segretario generale Pasquale Pupo e la dott.ssa Lucia Molinaro dell’ufficio Istruzione del Comune.

Il gruppo di genitori è stato affiancato dagli ex consiglieri di minoranza Rosario Piccioni e Mimmo Gianturco e dagli esponenti di Fratelli d’Italia Gino Vescio e Pasquale Raso che stanno seguendo la vicenda dal novembre scorso. Calenda, Pupo e Molinaro hanno ascoltato le istanze delle mamme e dei papà con grande attenzione dando vita ad un proficuo dialogo con la delegazione di genitori che ancora una volta ha ribadito dei concetti basilari.

“La ripresa della didattica in presenza deve avvenire in condizioni di assoluta sicurezza, se questa certezza non può essere garantita allora si consenta di avviare la didattica digitale integrata e si dia ai genitori la facoltà di scegliere se mandare i figli a scuola o di tenerli a casa, facendo seguire loro la didattica a distanza”. L’ex consigliere Piccioni ha ricostruito la vicenda iniziata a metà novembre con la chiusura delle scuole su indicazione del dipartimento Prevenzione dell’Asp, a causa dell’aumento esponenziale dei contagi.

A fine novembre l’ex sindaco Paolo Mascaro ha emesso un’ordinanza riaprendo le scuole dell’infanzia e le primarie. Un gruppo di genitori si è opposto a questa decisione reclamando rassicurazioni scritte da parte dell’Asp: certificazioni che non sono mai arrivate. La questione scuola ha dato vita per diversi giorni, nello scorso mese di dicembre ad una querelle tra amministrazione comunale e Asp “uno scaricabarile di responsabilità a cui non vogliamo più assistere – hanno rimarcato con forza i genitori”.

Raso e Vescio hanno anche fatto notare, dati alla mano, che a dicembre la riapertura delle scuole ha coinciso con l’aumento dei contagi in città.

Gianturco ha insistito sulla necessità di avere in tempi celeri le informazioni da parte dell’Asp, cosa che non è avvenuta nelle scorse settimane. Così come è stata fatta una gran confusione con la processazione dei tamponi tra strutture pubbliche e private, determinando così una grande dispersione di dati per quanto riguarda il tracciamento.

I rappresentanti comunali hanno fatto presente che Lamezia è una grande città con ben otto istituti comprensivi e numerosi istituti superiori. “Le vostre preoccupazioni sono anche le nostre”, hanno asserito Pupo, Calenda e Molinaro concordando sul fatto che la sicurezza nelle scuole è di vitale importanza e che se il tracciamento non è efficace ed affidabile viene falsato tutto il quadro della situazione e l’effettiva evoluzione della curva dei contagi. Il sub-commissario, il segretario e la responsabile dell’ufficio Istruzione non hanno preso posizione sulla complessa vicenda in quanto bisognerà attendere le decisioni della Regione Calabria sul da farsi. Il governatore facente funzione Nino Spirlì ha infatti annunciato un’ordinanza che dovrebbe uscire già nel tardo pomeriggio di oggi o in serata: nuove disposizioni che, secondo le indiscrezioni, ritarderanno di diversi giorni il ritorno fra i banchi di tutti gli studenti calabresi. Red.

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