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Lamezia ricorda Gianni Lucchino a dieci anni dalla scomparsa

3 min di lettura
gianni lucchino

Il 10 gennaio iniziativa al Chiostro Caffè letterario

Sulle tracce del suo impegno – Insieme per Gianni Lucchino”.

E’ questo il titolo dell’iniziativa in programma al Chiostro Caffè letterario giovedì 10 gennaio a partire dalle 19, per ricordare, a dieci anni dalla scomparsa, Gianni Lucchino, figura indimenticabile per tutti i lametini per il suo impegno civile e politico, per il suo instancabile lavoro a servizio degli ultimi e per il riscatto del nostro territorio.

Una serata come Gianni l’avrebbe voluta, scandita da testimonianze, reading e musica, con gli amici e i compagni che hanno condiviso parte del suo cammino, che hanno conosciuto il suo impegno animato dalla volontà, ideale e al tempo stesso estremamente pragmatica, di “cambiare il mondo”, orizzonte di tante e tanti della sua generazione. Tra gli interventi in programma nella serata di giovedì, Massimo Covello, Daniela Grandinetti, Dario Natale, Tonino Perna, Annamaria Persico, Mimmo Rizzuti, Francesco Scaramuzzino, Saveria Sesto, Franco Sesto, Gianni Speranza

Un evento, quello di giovedì prossimo, che non vuole ridursi a mera cerimonia, ma essere un’occasione per tutta la città per ricordare gli ideali, i valori e l’impegno concreto di un amico di tutti che ha dato tanto a Lamezia, raccontarlo alle nuove  generazioni che non lo hanno conosciuto, ripercorrere le tracce di un impegno di “buona politica”, quella politica che per stare accanto agli ultimi non ha bisogno di demagogia o populismo ma lo fa con le scelte e i fatti concreti. Come fatti concreti erano le iniziative culturali e musicali di risonanza regionale e nazionale, le iniziative piccole e grandi per rilanciare l’economia cittadina, le manifestazioni all’insegna del coinvolgimento delle realtà associative del territorio promosse da Gianni Lucchino e che, anche in questo momento di paralisi della città dopo il suo terzo scioglimento per infiltrazioni mafiose, restano il simbolo di un modo onesto e trasparente di amministrare la cosa pubblica. Non per sterile malinconia o rimpianti, ma come punto di riferimento per chi nei  prossimi anni vorrà guidare la città di Lamezia e farlo senza compromessi e condizionamenti; con la passione, l’impegno e la voglia di “cambiare il mondo” di Gianni Lucchino e di tanti suoi amici e compagni.

Di seguito una breve biografia di Gianni Lucchino:

Nasce sui banchi di scuola il fervore politico di Gianni Lucchino che, ancora studente dell’istituto tecnico per geometri, aderisce al Fronte popolare comunista rivoluzionario e già alla fine degli anni ’60 è uno dei principali protagonisti della vita civile e politica lametina, punto di riferimento per le realtà dei movimenti e per tutti coloro che credono possibile un cambiamento dal basso della società in nome dei valori della solidarietà e dell’eguaglianza. Tra i fondatori del circolo “Iscra”, appena diciottenne sarà candidato per la prima volta al consiglio comunale risultando primo dei non eletti.  Alla fine degli anni ‘70, mentre segue la confluenza di Avanguardia Operaia in Democrazia Proletaria, Gianni Lucchino consolida il suo ruolo politico a livello locale e regionale e negli anni ’80 entra in consiglio comunale, dove verrà poi rieletto in varie tornate amministrative. Risale a questo periodo la prima sua proposta di spostare il mercato ambulante settimanale di viale I Maggio in un’area ad hoc, proposta che troverà concretizzazione negli anni del suo assessorato con la prima giunta Speranza: oggi il tradizionale “mercato del mercoledì” si svolge, in maniera ordinata e sicura, in un’area che porta il nome di Gianni Lucchino. Negli anni ’90 aderisce a Rifondazione Comunista e si candida alla Camera dei Deputati, risultando  primo dei non eletti. Nel 1993 l’allora sindaco di Lamezia Doris Lo Moro gli affida la presidenza dell’Ente Fiera: Lucchino, con determinazione e animato sempre da quella volontà di migliorare il suo territorio con progetti concreti, rilancia la rassegna fieristica da anni in una fase di declino. Alla fine degli anni ’90, viene rieletto di nuovo in consiglio comunale con Rifondazione Comunista, partito che a breve lascerà per dar vita un movimento politico autonomo a Lamezia, “Città”, antesignano di un nuovo protagonismo politico capace di intercettare le energie migliori della società civile lametina e calabrese. Nel 2005 viene nominato assessore nella prima giunta guidata da Gianni Speranza, incarico che ricoprirà fino alla sua prematura scomparsa, il 10 gennaio 2009

 

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