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Lamezia. “Siamo con la Progetto Sud”, flash mob davanti al palazzo confiscato alle cosche

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LAMEZIA. Flash mob per esprimere vicinanza e solidarietà alla Comunità Progetto Sud di don Giacomo Panizza.  La manifestazione si è tenuta davanti allo stabile “Pensieri e parole”, l’immobile  confiscato al malaffare ed assegnato alla comunità del sacerdote bresciano nei primi anni del 2000.

Ad organizzare l’evento: Rosy Rubino, Anna Caruso, Antonietta D’Amico, Danilo Gatto , Vincenzo Genovese, Antonio Lorena , Antonio Gatto. Presenti anche Pino Zaffina, presidente del consiglio comunale attualmente sospeso dalle sue funzioni, e il testimone di giustizia Rocco Mangiardi. L’iniziativa ha registrato la presenza di una rappresentanza della Polizia di Stato e dell’Arma dei carabinieri. A voler sostenere la Progetto Sud anche l’associazione Libera, nomi e numeri contro le mafie.

Il momento di riflessione e solidarietà si è aperto con un balletto curato da Trilly e Aurora Dance con la musica dei “Cento passi”, il film che racconta la storia di Peppino Impastato, l’attivista politico siciliano ucciso dalla mafia nel 1978. L’idea di esprimere vicinanza a don Giacomo e a tutta la comunità è nata dopo gli ultimi atti intimidatori subiti dai dipendenti della comunità che lavorano proprio nel palazzo di “Pensieri e parole” di via Dei Bizantini. I ‘soliti ignoti’, infatti, hanno tagliato le gomme delle auto agli operatori che tutti i giorni si recano al lavoro nell’immobile confiscato alle ‘ndrine.

Minacce in piena regola che sono andate ad infoltire il lungo elenco di intimidazioni che la Progetto Sud ha subìto dal 1976, cioè da quando è nata, fino a qualche giorno fa. Il flash mob ha voluto essere un modo pacifico ma deciso per dire ‘no’ ad ogni forma di violenza o minaccia nei confronti dei lavoratori. Un modo per schierarsi al fianco di chi, come la Progetto Sud, ha scelto la strada della legalità, della giustizia, della solidarietà sociale a favore soprattutto degli ultimi, dei deboli, di chi non ha voce per difendersi e rivendicare i propri diritti. m.s. 

 

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