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Lamezia. Trasferimento 118, le associazioni incontrano i commissari Asp

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Il nostro intervento sul progettato trasloco del Servizio 118 a tutto mirava, meno che ad aggredire la Commissione Straordinaria, che noi anzi ritenevamo vittima di cattivi consigli da parte dello staff tecnico che la circonda, quando abbiamo scritto che quello che gli hanno proposto di fare è pura follia

Siamo anzi con forza a fianco della Commissione Straordinaria quando decide di dismettere costose locazioni di immobili per trasferire propri uffici in quei tanti locali vuoti del nostro ospedale un tempo sede della vecchia direzione dell’ASL n. 6 di Lamezia Terme, così come quando decide di assegnare alle strutture pubbliche, tra cui il nostro ospedale, i posti letto di cardiologia e cardiochirurgia che non dovessero trovare più destinazione in cliniche private e quando decide di dare migliore sistemazione al SERT e alla Neuropsichiatria Infantile del nostro ospedale.

Solo non capiamo perché di queste due ultime innovazioni il Servizio 118 debba diventare la vittima sacrificale. E, con tutta franchezza, il comunicato stampa di smentita dell’ASP (meglio, dello staff tecnico dell’ASP) un tale perché non lo ha minimamente spiegato.

E questo perché ha brillantemente sorvolato sul dato indiscusso che l’attuale sistemazione strategica del Servizio 118 a un tiro di schioppo dal Pronto Soccorso e di fronte alla piazzola dell’Elisoccorso sia stata voluta espressamente dagli originari progettisti. Non ha contestato che siano le stesse linee guide sanitarie a prescriverla.

Non ha negato (e come avrebbe potuto?) che i tempi di intervento del Servizio 118 con la nuova sistemazione sarebbero sicuramente più lunghi. Non ha negato l’angustia e la difficoltà di accesso della nuova piazzola di sosta delle ambulanze. E non ha negato i rischi di frequenti intoppi o peggio, di scontri tra veicoli che quella nuova viabilità causerebbe. Ha perfino ignorato la possibilità da noi paventata, che tali intoppi e sinistri stradali all’interno dell’ospedale rischino di trasformarsi in occasioni di affidamento straordinario del servizio ad ambulanze private legittimamente stazionanti dinanzi al Pronto Soccorso.

Non c’è nulla di male a riesaminare decisioni già assunte, qualora dalla discussione dovesse emergere che per esempio il SERT può trovare migliore e più funzionale sistemazione nelle tante aree vuote del nuovo o del vecchio ospedale o che la stessa Neuropsichiatria Infantile possa essere allocata in locali più idonei e anche più salubri di un seminterrato. Tanto più che anche il solo rischiare di ritardare soccorsi salva vita è una responsabilità grave per chi se la assume, prima di tutto moralmente.

Ribadiamo. Sarà anche di questo e di come al contrario potenziare il Servizio 118, che vorremo parlare con la Commissione Straordinaria nell’incontro di Martedì 18 già fissato per discutere soprattutto del valido apporto che può dare il nostro reparto di Cardiologia contro l’emigrazione sanitaria.

Nicolino Panedigrano e Riccardo Viola per Comitato Salviamo la Sanità del Lametino,
Nadia Donato per Associazione Senza Nodi,
Felice Lentidoro per Cittadinanzattiva,
Concetta Perri per Tribunale del Malato,
Salvatore De Biase per Osservatorio Sociale San Nicola,
Giancarlo Nicotera per Patto Sociale
Basilio Perugini per Comitato 4 Gennaio

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