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Licenziamenti Fincalabra: politica e istituzioni non provino a mettere il silenziatore

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Dopo l’abbaglio di incompetenza preso dal Cda di questa società a partecipazione pubblica regionale avvenuto nelle scorse settimana; un confronto serio con la Regione Calabria è valido, a condizione che si blocchi la procedura di esubero del personale

Comunicato Stampa

La discrezionalità con la quale negli anni scorsi, tutti i governi regionali hanno gestito queste importanti aziende pubbliche , affidate all’incapacità degli “amici degli amici”, ha prodotto solo danni enormi: alle possibilità di sviluppo della Calabria, alle lavoratrici e ai lavoratori e, al bilancio della nostra regione, che è bene non dimenticare, è alimentato dalle tasse che pagano i cittadini calabresi.

Alla politica regionale, chiediamo, in questo finale di Legislatura, un patto di fine corsa, un patto che avendo coraggio, fiato, idee, sappia mettere tra le priorità di una agenda di fine mandato, la riforma della partecipazione pubblica.

La XVI Legislatura regionale, ha ancora tempo per riscattarsi, per potersi identificare nei prossimi anni, anche per qualcosa di positivo.

Il lavoro del prossimo consesso regionale risentirà, delle cose fatte così come delle cose non fatte, durante questi mesi che ci separano dalle urne.

Accanto all’emergenza sanitaria, la Calabria deve affrontare l’emergenza della ripartenza sociale, occupazionale ed economica.
Ripresa che non si avvierà da sola.

Per una volta, infine, la politica calabrese, nei percorsi di legalità e di trasparenza, si dia l’obiettivo di arrivare prima della Magistratura.

Santo Biondo
Uil Calabria

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