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Liotta (PD): la legalità non si proclama, ma si pratica

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Milena Liotta

Milena Liotta

L’intervento del nuovo PD di Puccio e Cuda manifestato da Sirianni è proprio da dimenticare

Comunicato Stampa

Scontato: la legalità. Superficiale: la polvere sotto il tappeto. Arrogante: chiavi da buttare. Unico fine: Sindaci da nominare. Il tutto sotto la copertura del segretario provinciale. Incredibile che mi abbiano messo tra i destinatari del messaggio.

Per quanto mi riguarda la legalità non dovrà più essere un concetto da esplicare, la legalità non si proclama, ma si PRATICA, non è uno slogan come è avvenuto sin ora.

Quanto alla mia proposta, una lista un candidato Sindaco è sicuramente una provocazione che ha l’altissimo valore democratico di garantire alla città una rappresentanza politica di qualità per assicurare un maggior controllo onde impedire categoricamente ogni possibilità di infiltrazione mafiosa e di conseguenza il rischio di scioglimento del consiglio comunale a danno di tutta la città.

L’umiltà, contro l’arroganza e la pervicace prevaricazione, continuerà a essere invece il mio modus operandi, per costruire una reale partecipazione democratica improntata all’ascolto di tutti. Condivido, invece molto l’intervento di Francesco Grandinetti, contro i carrozzoni partitici, pronti a battezzare il candidato sindaco.

Idee, progetti, appelli per la difesa e la crescita della Città che ha bisogno di amore e di proposte serie e sostenibili. Condivido il metodo di rivolgersi alla Città apertamente e direttamente e con responsabilità. Condivido la sostanza di un intervento aperto ed inclusivo. Condivido lo spirito che lo anima di far grande Lamezia.

Mi auguro di poter avere con Francesco Grandinetti la possibilità di sostenere i comuni interessi di accoglienza, ospitalità, contro le mafie palesi ed occulte, a difesa dei diritti di tutti. Abbiamo bisogno di questi progetti e di questo spirito per Lamezia non per scaricare responsabilità, ma per programmare il futuro.

Milena Liotta

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