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Lost in… Dietro i suoi occhi: thriller psicologico tra intrigo e follia

2 min di lettura

Per il nuovo appuntamento di Lost in… proponiamo la recensione di Dietro i suoi occhi, una nuovissima serie tv targata Netflix uscita il 17 febbraio scorso.

Ideata da Steve Lighfoot e ispirata ad un romanzo di Sarah Pimborough, la serie ha come protagonista Louise Barnsley, una madre single, che, non solo diventa l’amante del suo nuovo capo (lo psichiatra David Ferguson), ma stringe anche un’incauta e improponibile amicizia con la moglie Adele Campbell.

David Ferguson e Louise Barnsley

L’intreccio si apre come una normale e al contempo atipica storia d’amore, ma è percepibile fin dal primo episodio, e persino fin dai primi minuti della visione, un’atmosfera generale di tensione che fa pensare a un successivo dirottamento degli eventi su un binario parallelo ed opposto. Questa intuizione è oltre modo palesata da personaggi finemente ambigui che immediatamente inducono il telespettatore a farsi delle domande riguardo alle loro reali intenzioni e alla loro salute psichica, specie in relazione all’instabile moglie dello psichiatra.

Adele Campbell

Adele è un personaggio inquietante la cui stranezza si riversa all’esterno attraverso i suoi occhi azzurri, duri, vuoti, ma penetranti che sembrano trafiggere nel mentre osservano. La donna ha un passato particolare: dieci anni prima si è salvata da un incendio grazie all’intervento di David, perdendo però entrambi i genitori. A questo tragico episodio segue il ricovero in una clinica psichiatrica dove stringe una profonda amicizia con Rob Dominic Hoyle, un personaggio in qualche maniera correlato anche a misteriosi accadimenti che connaturano il presente.

Dietro i suoi oc
Adele Cambell e Rob Dominic Hoyle

Quella che sembra una storia ordinaria infatti, col trascorrere degli episodi, diventa una perversa realtà di giochi psicologici e si allarga all’occulto e in particolare ai viaggi astrali.

La serie tv non è stata accolta positivamente dalla critica in parte per quest’ultimo artificio e in parte per il duplice colpo di scena che costruisce il finale il quale, conseguentemente, è stato ritenuto eccessivo.

Louise Barnsley e Adele Campbell

Noi pensiamo che Dietro i tuoi occhi non sia effettivamente una serie tv indimenticabile e confermiamo le lacune esistenti. Sosteniamo anche che i viaggi astrali siano stati spiegati e soprattutto motivati in modo decisamente goffo. Non ci dispiacciono per niente però i colpi di scena finali poiché sono assolutamente impossibili da prevedere (al contrario di The undoing) e dunque suscitano un’incredulità piazzante e profonda, nel bene e nel male, e ciò è assolutamente innegabile.

Consigliamo comunque questa serie tv dal momento che non rappresenta il meglio del settore, ma nemmeno il peggio (perché peggio di 13 reasons why e You non può esserci niente!)

Si tratta, nel caso di Dietro i suoi occhi, di un prodotto mediamente avvincente e con un finale sconcertante che può essere condiviso o meno a seconda dei punti di vista i quali, in quanto soggettivi, non possono essere mai univoci.

Simona Barba Castagnaro

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