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Mammut Teatro ottiene il Politeama di Lamezia Terme

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Mammut Teatro ottiene il Politeama di Lamezia Terme

La compagnia fondata da Achille Iera e Gianluca Vetromilo entra ufficialmente al teatro F. Costabile

In uno scenario più che disastroso per il mondo del teatro a causa della pandemia Covid19, che vede la chiusura di tutto i luoghi dello spettacolo e della cultura, arriva una buona notizia: la giovane compagnia Mammut Teatro ottiene, finalmente, le chiavi del Teatro Franco Costabile di Lamezia Terme, noto anche come teatro Politeama.

Dopo la delibera del 26 novembre 2020 della giunta guidata da Paolo Mascaro che approvava la richiesta inviata dalla giovane compagnia teatrale dell’utilizzo temporaneo a titolo gratuito del Costabile e grazie all’impegno dell’assessore alla cultura Giorgia Gargano, da sempre attenta al rilancio dell’offerta culturale della città, oggi finalmente Mammut teatro prende possesso del teatro.

I ritardi dovuti alla sospensione del Sindaco e del consiglio comunale che hanno reso lenta e farraginosa la macchina burocratica, non hanno fatto desistere l’associazione culturale che si è impegnata per ottenere le chiavi del Costabile.

«Tornare a teatro è come tornare a casa. Ho sempre pensato che un luogo senza arte è solo un luogo che sopravvive – dichiara Gianluca Vetromilo –. Ora abbiamo di nuovo il corpo, speriamo possa tornare presto l’anima. L’eco della mia voce in questo luogo sacro mi auguro che possa sostituirsi presto al mormorio del pubblico. Sono felice e allo stesso tempo ansioso. Mi auguro, che molto presto, possa riaprirsi il sipario».

Un buon punto di ripartenza per una giovane associazione appartenente ad un comparto che sta soffrendo sempre di più, artisticamente ed economicamente.

«Poter mettere piede in un teatro in un tempo come questo, poter stare di nuovo nell’ascolto di quel silenzio sacro che è proprio dello spazio teatrale, ha per noi un valore eccezionale – commenta Achille Iera –. La pandemia ci ha rubato, come artisti e come spettatori, il privilegio di vivere il teatro come dimensione e spazio di relazione sociale. Avere la possibilità adesso di tornarci e fare quello che sappiamo fare meglio ci fa ovviamente piacere ma ci chiama anche ad una responsabilità civica prima che artistica. Ci metteremo subito al lavoro con le prove di un lavoro che debutterà proprio sul palco del Costabile appena sarà consentito. Sarà il nostro contributo, il nostro dono alla città».

Il teatro verrà utilizzato dalla compagnia una volta alla settimana, ma al momento, come consentito dalle norme ministeriali, solo per le prove dei loro lavori.

«Siamo convinti che il teatro sia un valore imprescindibile per il tempo che seguirà la pandemia – concludono Iera e Vetromilo -. Poter abitare in qualche maniera il Costabile è davvero un buon inizio».

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