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Manifestazione associazioni sportive, le dichiarazioni di Serrao, Caroleo e Strangis

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Davoli, Caroleo, Serrao, Strangis

Davoli, Caroleo, Serrao, Strangis

Le dichiarazioni di Serrao, Caroleo e Strangis al termine della manifestazione e dell’incontro con i commissari

LAMEZIA. Al termine della riunione tra una delegazione che ha rappresentato i manifestanti, tra studenti e associazioni sportive, e i commissari prefettizi, sono arrivate le dichiarazioni di Massimiliano Serrao, Antonio Caroleo e Francesco Strangis, rispettivamente presidente del Basketball Lamezia, presidente dell’Academy Lamezia e presidente della Raffaele Lamezia.
I tre presidenti non sono rimasti pienamente soddisfatti dell’incontro ma sono ottimisti per quanto riguarda l’esito di questa riunione e della leggera, seppur importante, apertura dei commissari, che sono apparsi disposti e trovare una soluzione.
Serrao ha dichiarato di condividere il punto di vista e il disagio che alcuni ragazzi hanno rappresentato ed esposto, quello di non poter utilizzare le strutture sportive, manifestando anche tutte le perplessità del caso a seguito delle iniziali chiusure da parte della terna commissariale.
“L’incontro si è protratto a lungo proprio perché le domande si facevano via via più pressanti – dichiara Serrao – , perché abbiamo cercato di capire quali siano i tempi per le strutture, anzi proprio dentro si stava tenendo un incontro a riguardo con il comandante dei vigili del fuoco provinciale, un rappresentante del Coni e i tecnici del Comune.
Alla fine è emerso che cercheranno di risolvere presto questa difficoltà e la prima cosa che faranno sarà quella di dare un crono-programma sui tempi di risoluzione di questi problemi”.

È ormai chiaro come, in tutto questo, il palazzetto dello sport “Alfio Sparti” sia la struttura più problematica.
Proprio per questo è stato chiesto, in virtù del rispetto della norma a cui tutti sono attenti, di adottare soluzioni tampone nel rispetto delle stesse, per consentire la riapertura delle strutture e consentire a tutte le associazioni sportive ma anche ai cittadini e al pubblico di poter partecipare.
“Ci è stata data questa disponibilità – continua -, ora dobbiamo solo attendere, speriamo non mesi perché altrimenti ci sarà sì un bel palazzetto a norma ma per le associazioni sportive sarà troppo tardi.
Non esco pienamente soddisfatto dalla riunione – conclude – ma sono di indole ottimista, ci è stato garantito che si adotteranno tutte le misure necessarie per aprirlo.
Nei prossimi giorni andremo avanti anche per questi ragazzi, perché sono usciti nuovi problemi riguardo ad altre strutture quali l’Impastato e la Gatti. Mi auguro che sia data una risposta, soprattutto per loro che sono giovani e saranno i futuri cittadini di questa città”.

Dello stesso avviso Caroleo: “C’era stata inizialmente una totale chiusura nell’adottare soluzione tampone nel pieno rispetto delle leggi, ora c’è stata una piccola apertura soprattutto per il problema principale che è il PalaSparti, anche perché ora sembra che stiano uscendo altri problemi di cui però a noi non era stato detto nulla.
Siamo inoltre, e me ne assumo la responsabilità, delusi dall’atteggiamento del Coni. Questo focus che si è aperto su Lamezia e le sue strutture speriamo che si apra anche per gli altri impianti calabresi”.

Un po’ più pessimista rispetto agli altri rappresentanti è Francesco Strangis: “Dalla riunione di oggi, in tutta onestà, non ho visto una grande apertura: è vero che è stata data disponibilità a trovare delle soluzioni tampone laddove lo prevede la legge, ma se fossero esistite tali soluzioni, penso che mosso dal buonsenso, il Comune le avrebbe già attivate.
Ho visto inoltre una chiusura totale sul voler capire come stanno veramente le cose, alla nostra richiesta di effettuare un sopralluogo, il commissario ha eclissato dicendo che bisognava vedere cosa era riportato sulla documentazione.
A mio avviso – continua Strangis -, non è questo il modo di trovare una soluzione, le problematiche si risolvono “sul campo”, intervenendo immediatamente.
Abbiamo fatto una richiesta ufficiale il 3 gennaio, invitando i commissari e gli addetti ai lavori ad effettuare il sopralluogo e con la promessa di oggi di informarci sulla reale situazione degli impianti e su una ipotetica data di riapertura al pubblico, ma dopo 20 giorni questo documento non è stato controllato. Mi sembra un modo per prendere ulteriore tempo.
All’indomani della richiesta da parte del Comune dell’8 marzo 2017, i lavori eseguiti sono stati certificati come da nota dell’11 marzo; siamo rammaricati dal fatto che questa nota non era sul tavolo oggi e probabilmente non era a conoscenza dei vigili del fuoco.
Attendiamo quindi – conclude – la nota da parte dei commissari sulla riunione che si è tenuta stamane e agiremo quindi di conseguenza”.

V.D.

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