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Metropolis_2030: oggi la presentazione del prof. De Luca dal titolo “Firenze”

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Fallanca, Martorano e De Luca

Fallanca, Martorano e De Luca

III ciclo Metropolis_2030, Un nuovo Umanesimo per le città metropolitane: Firenze

Oggi, 7 marzo, con la conferenza del professor Giuseppe De Luca dal titolo: Firenze. Città Metropolitana, patrimonio storico e spazi della contemporaneità si è giunti al terzultimo appuntamento del III ciclo Metropolis_2030, Un nuovo Umanesimo per le città metropolitane, organizzato dal Laboratorio LASTRE del Dipartimento PAU, responsabile scientifico Concetta Fallanca.

Giuseppe De Luca è professore di Urbanistica al Dipartimento di Architettura di Firenze e coordinatore del Dottorato in Architettura, laureato in Urbanistica all’Istituto Universitario di Architettura di Venezia (1981) e specializzato in Planning Studies alla London School of Economics (1984‐87), è presidente di INU Edizioni, nonché direttore della collana Territori, Pianificazione, Ambiente edita da Altralinea a Firenze.

Fallanca, Martorano e De Luca
Fallanca, Martorano e De Luca

Dopo il saluto del direttore del Dipartimento PAU, che ha ricordato come Firenze costituisca un patrimonio storico di inestimabile valore, ha introdotto i lavori il responsabile scientifico del LASTRE e coordinatore dei cicli di conferenze, la prof. Concetta Fallanca, che ha sottolineato la qualità progettuale delle Regione Toscana e in particolare della Città Metropolitana di Firenze, con il suo “Rinascimento metropolitano”, in linea con il nuovo umanesimo proposto dal ciclo di seminari Metropolis 20_30. Le tre visioni proposte dal piano strategico, Accessibilità universale, Opportunità diffuse e delle Terre del benessere, costituiscono un avanzamento procedurale e innovativo tanto che Firenze può non pensare al Piano Territoriale metropolitano per costruire nuove identità, indirizzando i processi di sviluppo socio economico e delle trasformazioni secondo i principi di equità e di inclusione di ogni territorio.

Il prof. De Luca, dopo una premessa in cui ha tracciato un quadro conoscitivo anche attraverso una disamina storica del territorio fiorentino e ragionato sui “confini” della Città Metropolitana, ha strutturato il suo “racconto” secondo cinque atti, dove quello conclusivo è rappresentato dal Piano Strategico della Città Metropolitana, strumento che verrà portato all’approvazione degli Stati Generali il prossimo 18 marzo e il prossimo 6 aprile alla Conferenza metropolitana. Il piano sarà inoltre allegato al Programma regionale di sviluppo della Regione Toscana.

L’atto primo, tentativi di coordinamento attraverso la pianificazione, ha messo in evidenza il difficile rapporto tra pianificazione strategica e strutturale comunale e intercomunale, e i differenti modi di approccio al tema della dimensione metropolitana. Atto secondo, Schema strutturale per l’area metropolitana di Firenze Prato Pistoia, verso una possibile area di competizione nel panorama europeo. Atto terzo: la legge di riforma delle autonomie locali e la querelle Aree/Città metropolitane (L. 142/90). L’atto quarto, la ripartenza metropolitana: un caso paradigmatico, ha messo in evidenza la differenza tra l’asse effettivo di sviluppo del territorio e quello “istituzionale” della Città metropolitana. Atto quinto, Rinascimento Metropolitano, Piano Strategico 2030.

De Luca e Taccone
De Luca e Taccone

Il prof. De Luca ha spiegato l’innovativo approccio proposto dal Piano, improntato sulle teorie del Regional Design e l’uso della metafora dei “ritmi” per identificare il territorio della città metropolitana, che mira a definire i presupposti per la rappresentazione di una vision unitaria, capace di mettere a sistema le diverse progettualità esistenti e inquadrare temi e strategie a supporto di una contingenza socio-economica che modifica innegabilmente il rapporto tra il territorio e i processi di trasformazione produttiva.

 

La giornata ha visto la partecipazione dei Laboratori di Progettazione urbanistica dei professori C. Fallanca, G. Fera, S. Aragona, A. Barresi, C. Bevilacqua, N. Carrà, M. Ferrara, G. Pultrone e A. Taccone, molti dei quali presenti e che hanno arricchito il dibattito conclusivo.

Gli ultimi due appuntamenti del III ciclo Metropolis_2030 si terranno il 21 marzo e il 4 aprile 2017 con le conferenze dei professori Roberto Bobbio dell’Università di Genova (Laboratorio per le Città Metropolitane) e Francesco Sbetti, INU Veneto (Il nuovo orizzonte per la Città Metropolitana).

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