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In migliaia a Paravati per Natuzza

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WCENTER 0XJLABVHNF 20091101-HUM-PARAVATI (VIBO VALENTIA) - MORTA MISTICA NATUZZA EVOLO, CAMPANE A FESTA E NON A LUTTO. Una foto recente di Natuzza Evolo la mistica di Paravati morta questa mattina 1 novembre 2009. ANSAARENABELCASTRO /DC

Migliaia di pellegrini, arrivati da ogni parte della Calabria e non solo, per porgere omaggio alla figura della mistica Natuzza Evolo nel giorno della Festa della Mamma.

Di Valeria Folino

Natuzza

Nel 30mo anniversario della  fondazione voluta dalla mistica Natuzza Evolo, sono accorsi in migliaia a Paravati, la frazione di Mileto in provincia di Vibo Valentia, in occasione del tradizionale raduno dei Cenacoli di preghiera in programma il giorno della Festa della Mamma.
Il ricordo della mistica, morta l’1 novembre del 2009 a 85 anni, resta forte nella memoria dei tanti “devoti”.
Cancelli aperti già da dalle prime ore del mattino  presso la a Villa della Gioia di Paravati dove, a partire dalle svolgimento della processione per le vie del paese dell’effigie del Cuore Immacolato di Maria Rifugio delle Anime e, a seguire, la recita del Santo Rosario con la celebrazione eucaristica alle ore 11.00 nella area antistante la chiesa del Cuore Immacolato di Maria nel parco della Villa della Gioia, è stata ricordata la figura di Natuzza Evolo a otto anni dalla sua morte.
La celebrazione eucaristica è stata presieduta dal Vescovo della diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea, Mons. Luigi Renzo, che nel giorno del funerale della mistica dal sagrato della “Grande chiesa” aveva dichiarato: «Natuzza è già santa. È già in Paradiso, accolta da santa tra i santi del cielo!».
In una nota diffusa dalla Fondazione “Cuore Immacolato di Maria Rifugio delle anime”, tanto cara a Natuzza Evolo che l’ha sempre considerata la sua sesta figlia, si legge: «Era la fine del 1986 quando la Madonna chiese a Natuzza di dare inizio all’opera da lei anzitempo mostrata per questi luoghi di fede. Fu così che il 13 maggio del 1987 con l’assenso dell’allora vescovo monsignor Domenico Tarcisio Cortese, venne costituita l’associazione Cuore Immacolato di Maria Rifugio delle Anime, in seguito divenuta Fondazione di religione e di culto, approvata con decreto del vescovo e civilmente riconosciuta dal Ministero dell’interno. Lo spirito che guida nel suo essere e in ogni suo operare la Fondazione è costituita dalla volontà di Natuzza, manifestata compiutamene nel suo testamento spirituale. Con l’acquisizione di terreni e vecchi fabbricati radicalmente strutturati la Fondazione diede vita al Centro anziani monsignor Pasquale Colloca, più tardi al Centro servizi alla persona “San Francesco di Paola”, all’auditorium e alla grande chiesa dedicata al Cuore Immacolato di Maria Rifugio delle Anime ormai pronta e in attesa di consacrazione”. A partire dalla seconda metà degli anni Ottanta su ispirazione di mamma Natuzza vide la luce l’associazione umanitaria “Cuore Immacolato di Maria Rifugio della anime”, poi trasformata in fondazione. Era esattamente il 13 maggio del 1987».
Nel corso dell’omelia, il vescovo di Mileto-Nicotera-Tropea Luigi Renzo in merito alla canonizzazione della mistica Natuzza Evolo, ha detto: “Da parte della Congregazione della dottrina della fede permangono diversi dubbi e perplessità” . In conseguenza di ciò viene annullata la celebrazione eucaristica che si tiene ogni anno il 26 luglio in occasione della ricorrenza della “Promessa” di portare al Figlio di Dio le anime dei fedeli che Natuzza Evolo avrebbe fatto a Gesù il 26 luglio 1940. La decisione è stata comunicata dal presidente della Fondazione Cuore Immacolato di Maria rifugio delle Anime.


Fortunata Evolo, soprannominata da sempre “Natuzza”, era molto nota per la sua capacità di parlare con gli Angeli, con i Santi e con i morti in generale sin dall’infanzia. Presentava, ogni anno, quelle particolari piaghe sanguinanti su mani, piedi e costato che rievocano ormai, presso una parte del mondo cattolico, le sofferenze che Cristo dovette subire sulla croce per espiare i peccati del mondo.
Fin dall’età di 10 anni, Natuzza incominciò ad avere delle piccole lesioni dolorose, piccoli fori nei polsi e ai piedi che apparivano spontaneamente senza una causa naturale. La bambina tenne per sé il segreto, solo il nonno ne fu partecipe medicandole le ferite. Con il trascorrere degli anni, le lesioni divennero più estese e più profonde, interessando anche la zona dove la tradizione colloca le piaghe di Gesù Cristo. Per decine di anni ha ricevuto presso la sua abitazione migliaia di persone provenienti da tutto il mondo per incontrarla, principalmente nella speranza di avere notizie dall’aldilà dai propri defunti o indicazioni sulle proprie malattie e in tantissimi hanno testimoniato di aver ricevuto grazie e benefici dopo la visita. Natuzza Evolo, secondo i suoi tantissimi devoti, “operava”guarigioni. Inoltre, parlava lingue straniere pur non avendole studiate e ciò attraverso un angelo che gliene dava la facoltà quando era necessario, secondo quanto dichiarato dalla mistica. A partire dal 15 agosto 1938 iniziarono anche le apparizioni della Vergine. La veggente era, e rimase fino alla morte, una persona molto umile e semplice.
Ogni anno riviveva sul suo corpo la Passione di Cristo in croce; sudava sangue, che formava sulle garze o sulla biancheria delle scritte in varie lingue. Aveva il dono della bilocazione, che, sempre secondo quanto la stessa dichiarava, non avveniva mai di sua spontanea volontà: “Mi si presentano dei defunti o degli angeli e mi accompagnano nei luoghi dove è necessaria la mia presenza“. Oltre la Madonna, Natuzza dichiarò di avere visioni di Gesù, dell’angelo custode, di Santi e di vari defunti, con i quali poteva dialogare. All’età di 10 anni le apparve anche San Francesco da Paola.
Ai funerali di Natuzza hanno partecipato, sotto la pioggia, circa 30.000 persone provenienti da tutta Italia e anche dall’estero, a testimonianza di quanto la mistica sia amata in tutto il mondo.

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