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Modernamente vintage: il pensiero vecchio e nuovo del villaggio globale

2 min di lettura

Inizia oggi una nuova rubrica di lameziaterme.it: si tratta di Modernamente vintage, un viaggio tra arte, natura, filosofia, estetica. Nuove e vecchie tendenze del villaggio globale che scopriremo grazie all’estro e alla creatività dell’artista calabrese Simona Trunzo. E, allora, non perdiamo tempo: mettiamoci in viaggio!

Un viaggio alla scoperta di parole, colori, emozioni e tanto altro. La parola di oggi è opposto. Il significato letterale è: di cose in contrasto o che tendono alla reciproca esclusione, contrario, antitetico, divergente.  È una parola che non riesce ad esprimere pienamente ciò che è la sua essenza. Le parole sono poesia, pittura, musica, danza, ritmo, ed in questa, in particolare si evince l’alternarsi instancabile e paradossale di vuoto e pieno, luce e ombra, yin e yang.

Ciò che è vuoto diventa pieno. Ciò che è consumato diventa nuovo. Ciò che è Vintage diventa Moderno

È una parola attiva e presente nel nostro quotidiano, anche in ogni aspetto della natura, che si avvicina al significato di dualità, come giorno e notte o dolce e salato: l’opposizione che in essere ci rappresenta. Un’ ambivalenza che non viene mai meno e, che è trattata da scrittori, filosofi, artisti, nei modi più svariati, e rappresenta l’avvicendamento tra bene e male.

È pertinente l’opera di Italo Calvino “Il Visconte Dimezzato”, dal cui stesso titolo si può intuire il tema. Il protagonista è stato dimezzato in due parti uguali, dopo un’esplosione; questa sua divisione netta del corpo, si manifesterà anche nella ripartizione, tra una metà e l’altra, del bene e del male.

Questa metafora ci guiderà in tutta la narrazione, evidenziando l’incompletezza dell’essere umano e i suoi possibili stati d’animo, sino al compimento finale delle due parti, che si ricongiungono in un tutt’uno. Quindi un uomo intero, né buono né cattivo, ma un miscuglio dell’una e dell’altra.

Modernamente Vintage è meno pretenzioso, ma rappresenta una ricerca di qualcosa di personale, con l’amore per il cambiamento e la voglia di guardare avanti. Un’ ambivalenza che non viene mai meno e ci consente di continuare il nostro cammino.

 Simona Trunzo       

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