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Museo archeologico lamentino. Quando anche la cartellonistica diventa ‘turismo fai da te’

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Museo archeologico lamentino. Si, proprio così: lamentino! E’ questa la scritta che campeggia in un cartello dell’autostrada del Mediterraneo in cui vengono indicati siti archeologici e monumenti, presenti nel territorio tra Lamezia e Catanzaro.

lamentinoSi tratta della nuova cartellonistica dell’ex A3 Salerno – Reggio Calabria divenuta A2, l’autostrada che trasporta il viaggiatore tra gli antichi fasti delle regioni del Sud.
Un viaggio tra storia, cultura e tradizioni millenarie che dovrebbe indurre all’entusiasmo della riscoperta di ‘cose perdute’, al recupero dell’identità di quello che si chiama ‘genius loci’ ovvero l’anima dei luoghi.
Evidentemente l’animo di chi ha scritto il cartello autostradale non era decisamente allegro e ben predisposto: nessuna voglia di far riscoprire la magnificenza di quel Meridione che, a quanto pare, anche nella cartellonistica stradale non deve essere mai felice ma deve sempre lamentarsi e piangersi addosso.
Un errore, un refuso, che diventa in realtà una logica di pensiero. Mai una gioia! Come si potrebbe sospirare ironicamente con un’espressione all’ultima moda.
Anche la tastiera del pc spesso sbaglia e scrive ‘lamentino’ invece che lametino. Ma, in quel caso, l’errore viene segnalato.
Allora ci si chiede: ma possibile mai che nessuno abbia letto il cartello prima di piazzarlo in bella mostra al lato della carreggiata?
Nessuno finora ha visto l’errore? Il museo archeologico che racchiude un vero e proprio tesoro di epoca magnogreca e non solo, dovrà ‘lamentarsi’ per sempre, fino alla fine dei tempi? Che tristezza! Che desolazione!
E dire che è di qualche giorno fa la notizia che il Telegraph ha inserito Lamezia tra le località turistiche del Sud e della Calabria che meritano di essere visitate.
La città, cuore della Calabria, è considerata tra le mete più ambite anche perché collegata direttamente col Regno Unito, grazie a diverse tratte aree.
La testata giornalistica britannica descrive Lamezia come “avvolta nella regione meridionale della Calabria e che vale sicuramente la pena di visitare per il suo castello in cima alla collina e il suo bastione del XVI secolo dei Cavalieri di Malta”.
Peccato che il sogno descritto dal Telegraph si infranga nella cartellonistica alla ‘io speriamo che me la cavo”. Lamentino, turista fai da te! Ahi, ahi ahi”!

Redazione

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