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‘Ndrangheta, de Raho scrive a Klaus Davi: Importante ricordare sacrificio Caristena

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Federico Cafiero de Raho

Federico Cafiero de Raho

Il 5 novembre il comune di Gioia Tauro intitolerà una via al commerciante gioiese ucciso dai clan

Federico Cafiero de Raho
Federico Cafiero de Raho

Comunicato stampa:

Il procuratore capo di Reggio Calabria, dottor Federico Cafiero de Raho, ha scritto al massmediologo Klaus Davi (ndr – impegnato nella prossima stagione televisiva con Massimo Giletti su La7) una lettera nella quale garantisce il suo convinto appoggio alla manifestazione del 5 novembre nella quale verrà intitolata una via a Ferdinando Caristena, ucciso nel 1990 da appartenenti al clan Mole.

Nella lettera – resa nota da Klaus Davi – si legge:

Desidero manifestarti il mio convinto sostegno per l’iniziativa che avrà luogo il 5 novembre a Gioia Tauro, in cui sarà intitolata una strada a Ferdinando Caristena, ucciso dalla ‘Ndrangheta nel 1990.

La manifestazione nasce dal lodevole intento di ricordare chi è stato vittima della ‘Ndrangheta e martire del pregiudizio. La manifestazione è di straordinaria importanza perché si svolge a Gioia Tauro, ove è profondo il radicamento della ‘ndrangheta.

Sul porto di Gioia Tauro la ‘Ndrangheta, che svolge un ruolo centrale nel traffico internazionale di cocaina, anche per i privilegiati rapporti con i cartelli colombiani, esercita un capillare e penetrante controllo: proprio da quel porto passa almeno la metà della cocaina importata in Italia.

Nel porto di Gioia Tauro negli ultimi tre anni sono state sequestrate più di 4 tonnellate di cocaina. L’affare della cocaina coinvolge e arricchisce tutta la ‘Ndrangheta. La manifestazione, in Gioia Tauro, esprime l’affermazione dei principi costituzionali di libertà e di eguaglianza di tutti davanti alla legge, con riconoscimento di pari dignità sociale.

È l’espressione della condanna del pregiudizio e, al tempo stesso, l’occasione per affermare in modo forte e chiaro che la libertà, in qualunque sua manifestazione, è incoercibile, non è comprimibile, è un diritto fondamentale che nessuno, né tanto meno la criminalità organizzata, potrà elidere dal codice genetico del cittadino democratico.

Manifestazioni come questa fanno memoria ma, al tempo stesso, contrastano l’anticultura della sopraffazione, della violenza, dell’arroganza da qualunque parte venga. I segnali che si colgono in Calabria verso il cambiamento sono univoci e ne è esempio eclatante anche questa importante celebrazione.

Nel salutarti, ti ringrazio per il tuo impegno sul territorio e per dare quotidianamente voce a questa terra.

Con stima, Federico Cafiero de Raho“.

 

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