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Foibe. Massimo Cristiano: la storia non può essere cancellata

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Nessuna celebrazione istituzionale nella “giornata del ricordo”, in una nota il rammarico di Massimo Cristiano, già consigliere comunale

In occasione della Giornata del Ricordo,come consuetudine dal 2013, oggi in via Martiri delle Foibe a Lamezia Terme, abbiamo provveduto a posare un omaggio floreale, con un minuto di silenzio per ricordare e commemorare le vicende delle donne e degli uomini, che tra il 1943 ed il 1945, nelle terre di Istria e Dalmazia, furono massacrati per il solo motivo di essere Italiani.

Le Foibe rappresentano una delle pagine più cupe del Secolo Breve. La vicenda è caratterizzata da una violenza inaudita, infondata e illegittima: l’esercito jugoslavo con l’aiuto dei partigiani alle dirette dipendenze del maresciallo Tito, ha alimentato una spaventosa opera di pulizia etnica nella Venezia Giulia, con 350.000 esuli istriani, dalmati e fiumani.

Alle vittime infoibate, vanno poi aggiunti i morti nei vari campi di concentramento in Slovenia e Croazia.

Ci dispiace che pur in presenza di una legge dello Stato (30 marzo 2004 n. 92), non ci sia stata nessuna commemorazione ufficiale da parte delle istituzioni locali.

Ad accompagnarci per tutta la giornata nessun vessillo di partito o altro, ma solo un tricolore.

La storia, anche quella personale di ognuno di noi, non potrà mai essere cancellata.

Massimo Cristiano

(Mtl, Nuova Lamezia, La Svolta)

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