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Parlamento. Nuove mafie fuori dallo spettro d’azione della Commissione Antimafia

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Bocciato emendamento fdI: la Commissione Antimafia non si occuperà delle nuove mafie. Anche la Lega vota no.

ROMA. Bocciato l’emendamento sulle nuove mafie.

Cinzia Pellegrino, responsabile nazionale del Dipartimento fdI a tutela Vittime di reato e violenza di genere, ha reso nota la bocciatura inflitta dalla Commissione Affari Costituzionali all’emendamento presentato dai parlamentari del suo partito attraverso il quale si chiedeva alla  Commissione Antimafia di includere nello spettro d’indagine anche le nuove mafie, nella fattispecie quella cinese e quella nigeriana.

La bocciatura, a parere della Pellegrino, risulta inspiegabile alla luce dei riscontri effettuati sull’incidenza delle nuove mafie e sui rapporti che queste tessono con le organizzazioni criminali italiane. Inoltre, è ancora più incredibile, spiega la responsabile nazionale del Dipartimento fdI a tutela Vittime di reato e violenza di genere, se si pensa che l’emendo sia stato escluso anche grazie al “voto della Lega, partito che quotidianamente si scaglia contro i flussi immigratori incontrollati e che ha dichiarato come sua priorità di governo la lotta alle mafie”.

In merito all’importanza di includere le mafie cinese e nigeriana nella rosa degli studi e delle indagini della commissione, Cinzia Pellegrino propone fonti facilmente valutabili. “La stessa DIA ci conferma che i nigeriani sono ormai primari protagonisti non solo del traffico di esseri umani, ma anche della droga, delle truffe online e nello sfruttamento della prostituzione. E costruiscono sodalizi rilevanti con le Mafie locali (camorra, ndragheta, cosa nostra..) per radicarsi sul territorio. Come si può facilmente scoprire anche dalle cronache, nelle periferie romane ad esempio sono già particolarmente potenti: i loro ras si muovono con parecchio contante e in auto di grossa cilindrata . Il loro business è costituito sia dal traffico di droga dal Sudamerica sia dal mercato della prostituzione, con oltre 250 ragazze-schiave provenienti quasi sempre dal Togo.Queste donne vengono ricattate attraverso prestiti e poi minacciate e intimidite, sia con punizioni fisiche sia attraverso ricorso a pratiche magiche e riti voodoo”.

Redazione

 

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