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Panedigrano: candidati a sindaco esprimano posizione su azienda unica ospedaliera

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Panedigrano: insensato attuare il Piano Strutturale Comunale

In questi giorni la Terza Commissione del Consiglio Regionale ha improvvisamente e quasi proditoriamente ripreso in mano una vecchia proposta di legge regionale per istituire l’azienda unica ospedaliero-universitaria della città di Catanzaro, incorporando l’ospedale Pugliese-Ciaccio nell’azienda universitaria e tenendo fuori da questa nuova super azienda l’ospedale di Lamezia

Comunicato Stampa

Si tratta di quella proposta del consigliere regionale Bova che a Marzo di quest’anno il Consiglio Regionale aveva bocciato ed accantonato all’unanimità, approvando al suo posto, e con l’espressa approvazione del Governatore Oliverio, la legge regionale n. 6 che nella “Integrazione delle aziende ospedaliere della città capoluogo di Regione” ha incluso anche il nostro ospedale.

Questa legge regionale, su richiesta del Commissario al Piano di Rientro, gen. Cotticeli (a sua volta pressato dai parlamentari catanzaresi e lametini dell’ex governo gialloverde), è stata impugnata dal Governo dinanzi alla Corte Costituzionale per una serie di motivi, fra i quali c’è anche quello dell’inclusione nella nuova azienda unica del nosocomio di Lamezia, inclusione da noi fortemente richiesta allo scopo di ottenere finalmente la realizzazione nel nostro ospedale di un’alta specializzazione di valenza regionale.

La Corte Costituzionale non si è ancora pronunciata, per cui non sappiamo se la legge sia o no incostituzionale ed eventualmente perché, ma con l’avvicinarsi delle elezioni regionali alcuni ambienti catanzaresi hanno avviato delle manovre di rimestio per anticipare quelli che sono i desiderata di chi ha fatto impugnare la legge.

E, a che mira davvero un tale rimestio, lo si può capire dalle parole soddisfatte che pronunciò in prossimità dell’impugnativa alla Consulta il consigliere regionale catanzarese Arturo Bova, non a caso nemico giurato dell’inclusione del nostro ospedale nel l’azienda unica ospedaliero-universitaria: “… la nascita del nuovo ospedale Hub a Catanzaro significherebbe assegnare a Catanzaro il ruolo di prima città nel sud peninsulare a livello di offerta sanitaria. Con tutte le conseguenze in termine di crescita economica, sociale e culturale del nostro capoluogo …”.

Come si vede, si tratta di quell’antico progetto trasversale di concentrare nella città di Catanzaro tutta la sanità provinciale per farne la “cittadella della salute”, che ha come corollario indispensabile il progetto di tenere il nosocomio di Lamezia ai margini del sistema ospedaliero calabrese, abbandonandolo ad una lenta agonia, alla sottrazione di reparti e servizi, a quella sorta di auto consunzione iniziata con la soppressione della ASL n. 6 di Lamezia.

La nostra città si trova in questo momento nel pieno di una campagna elettorale che dovrà decidere delle sorti cittadine dopo il terzo scioglimento del consiglio comunale per infiltrazioni mafiose. Le direttrici dello sviluppo di Lamezia (e, osiamo dire, di tutto il lametino) saranno innegabilmente segnate dalle scelte che farà il Sindaco eletto dopo il 10 Novembre. E fra queste scelte avranno di sicuro un peso non indifferente le iniziative che vorrà e dovrà assumere in merito al destino del nostro ospedale e di tutta la sanità lametina.

Non ci pare di chiedere troppo, allora, nel pretendere che tutti i candidati a Sindaco e tutte le liste e le coalizioni esprimano una chiara posizione sulla manovra in atto in Consiglio Regionale. Questa fregola di certi ambienti catanzaresi ci sembra più che sintomatica.

Ed il silenzio dei candidati a Sindaco di Lamezia sarebbe oggettivamente un segnale di condiscendenza e di subalternità, foriero di ulteriori future marginalizzazioni della nostra città da quei centri in cui si decide il destino di quella che, se Lamezia sapesse giocare bene la sua parte, potrebbe e dovrebbe diventare, anche in campo sanitario, una forte ed equilibrata area metropolitana dell’istmo. Altrimenti, per come si è di recente visto in tema di CIS -Contratti Istituzionali di Sviluppo-, ci sarà sempre un sindaco di turno della città di Catanzaro che si arrogherà il diritto di decidere le scelte di programmazione e sviluppo della nostra Lamezia.

Nicolino Panedigrano

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