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Pàrica ciàmpa ova

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calpestare uova

«Sembra che calpesti uova!» Lo si dice di uno che va atteggiandosi con un fare circospetto e, comunque, in modo maldestro e con poca grazia

Quindi siamo ben lontani dal lessico sciistico, già! Nello sport, cui implicitamente ho fatto riferimento, infatti, la posizione a uovo, è quella assunta dallo sciatore nelle gare di discesa libera per diminuire la resistenza dell’aria e che, più specificatamente, consiste nel piegare il busto in avanti fino a portarlo quasi parallelo alla pista, flettendo le ginocchia e stringendo i bastoncini sotto le ascelle, laddove le mani, invece, sono riunite davanti al viso.

Nel nostro caso tutta questa accortezza sopradetta parrebbe non essere presente: l’azione, se ci fosse una cinepresa, è quella un lumacone che si muove, come se stesse procedendo in modo goffo su uno strato di uova per evitare di romperle.

Può sembrare strano, ma la nostra frase dialettale è riconducibile all’espressione lasciataci da San Girolamo (Adversum Johannem Jerosolymitanum, 23, 409 M), «super ova pendenti gradu incidĕre» («andar sulle uova con passo titubante»), che altrove usa nello stesso senso l’espressione «camminare sulle spighe», alludendo alla particolare abilità di un non meglio specificato Ifi.

Credo, però, che il retaggio classico abbia avuto nel contesto lametino uno slittamento semantico: la prudenza originaria, da quanto mi risulta, ha ben presto ceduto il posto alla macchietta. L’Italum acetum è anche Lametinum, sicurissimamente!

Prof. Francesco Polopoli

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