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Perri: costituire centro regionale Covid-19 all’ospedale di Lamezia

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ospedale lamezia

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Riceviamo e pubblichiamo la lettera aperta alla Governatrice Santelli da parte del Dr. Cesare Perri:

Da medico, con esperienze gestionali svolte in passato anche presso l’assessorato regionale alla salute, ma con la massima umiltà, mi permetto di sottoporre al Governatore e alla task force nominata per fronteggiare l’epidemia la seguente proposta:

nel complesso del presidio ospedaliero di Lamezia, completamente separato dalla struttura per la degenza e dalla c.d. ‘piastra’, dove è allocato il Pronto Soccorso, si trova l’edificio degli uffici amministrativi con annessi alcuni servizi sanitari. Molti locali sono ormai semivuoti. Si tratta di una struttura divisa in due blocchi intercomunicanti tramite un sotterraneo, con la disponibilità di un centinaio di stanze (alcune assai ampie) su tre piani e di oltre 6000 mq.

Inoltre i vasti spazi esterni ben si prestano a percorsi separati. Le attività esistenti possono essere traslocate nel complesso principale o nel vecchio ospedale di colle Sant’Antonio.

Per la sua posizione indipendente, l’edificio ben si presta ad essere riconvertito in un CENTRO REGIONALE “COVID -19-”, (per cure intensive e sub intensive) messo in rete con tutti gli altri presidi della Calabria e con un proprio Pronto Soccorso specializzato (è sufficiente all’ingresso principale sostituire pochi gradini con una rampa per accedere direttamente ad corridoi e locali di varie dimensioni).

Anche in Calabria il virus si diffonderà in forma eclatante e, mentre in tempi brevi il Centro può essere utilizzato per la prossima emergenza, in futuro una sua parte potrà essere destinata per la gestione ‘ordinaria’ della patologia e delle sue complicanze, specie polmonari, che richiederanno anni di attenzione e di interventi curativi e riabilitativi.

Tutti gli epidemiologi convergono sul fatto che l’epidemia, fin tanto che non sarà individuato e diffuso il vaccino, coinvolgerà inevitabilmente gran parte della popolazione.

Di pari passo dovranno essere potenziate tutte le unità operative ospedaliere (esistenti o da attivare) a supporto del Centro con benefici quindi anche per gli altri malati e senza che essi rischino alcun contagio. In una regione frastagliata come la nostra, è unica la centralità geografica e delle vie di comunicazione dell’ospedale (prossimo all’aeroporto e dotato di eliporto).

Una proposta che scevra da qualsiasi distorsione campanilistica, mira anzi a rimettere a disposizione dell’intera comunità regionale un bene pubblico ora sottoutilizzato per la cecità di una intera classe politica che ha mirato solo a ridurre le prestazioni sanitarie penalizzando la Calabria ed in particolare l’ospedale di Lamezia che pure possedeva grandi potenzialità.

Che almeno questa tragedia risvegli in loro, ma anche in tutti noi, più o meno dormienti, qualcosa che attenga (ma celermente) alla saggezza e alla solidarietà.

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