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Peter Greenaway al Lamezia Film Fest: “Il cinema è morto, lunga vita al cinema”

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LAMEZIA. Col grande Peter Greenaway, uno dei cineasti più importanti della cinematografia mondiale, ha chiuso i battenti la quinta edizione del Lamezia Film Fest con la direzion artistica di Gianlorenzo Franzì. Il regista inglese ha tenuto una vera e propria lezione sul cinema riproponendo alcuni frammenti dei suoi film.

“Cinema is dead, long live cinema. Il cinema è morto, lunga vita al cinema”. Con questo slogan emblematico Greenaway ha detto chiaramente che, anche se il cinema ha 120 anni, rimane sempre la settima arte. Una forma di espressione straordinaria con cui raccontare le cose del mondo. Il cineasta ha evocato anche il vecchio modo di andare al cinema: tutti insieme, davanti ad un grande schermo in una sala buia. Oggi questo fascino si è perso perché in molti guardano i film davanti allo schermo di un tablet o di un cellulare. Molto spesso senza alcuna compagnia. A Greenaway è stato consegnato il premio Ligeia alla carriera realizzato dall’artista lametino Antonio Pujia Veneziano.  L’attore Maccio Capatonda ha vinto il premio Paolo Villaggio per “Italiano medio”, suo esordio alla regia. Alla pellicola “Io c’è” di Alessandro Aronadio è andato il premio “Paolo Villaggio” come miglior film. Ospite della serata conclusiva del festival anche il deputato lametino Domenico Furgiuele che ha portato i saluti del sottosegretario alla Cultura Lucia Borgonzoni.

Il parlamentare che è anche componente della commissione Cultura della Camera ha spiegato che “è stato modulato un bando per le nuove sale cinema. Inoltre il Mibac ha puntato anche alla destagionalizzazione per promuovere film importanti anche d’estate”. Tra le novità c’è anche la past credit finalizzata a nuovi finanziamenti per le nuove sale e anche per Cinecittà. “Ci stiamo impegnando – ha dichiarato il parlamentare perchè possano essere finanziate le sale cinema anche negli ospedali. Vogliamo portare un po’ di normalità in questo settore, promuovendo la proiezione dei film e facilitando la vita a chi gestisce le sale”. m.s.

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