LameziaTerme.it

Il giornale della tua città



Phishing: Poste Italiane condannata a restituire € 6.000,00

2 min di lettura
postal

Anche l’arbitr0 bancario finanziario di Palermo Condanna Poste Italiane a restituire € 6.000,00 a consumatore assistito da ACU CALABRIA

Comunicato Stampa

Ormai tutti i Collegi territoriali dell’Arbitro Bancario Finanziario, aditi da consumatori assistiti da ACU Calabria, e per essa dall’avv. Sergio Tomaino, emettono provvedimento di condanna contro Poste Italiane per casi di phishing e/o smishing.

E’ del 13 Dicembre 2021 l’ultimo provvedimento con cui l’ABF di Palermo ha condannato Poste Italiane a rimborsare un consumatore, assistito da Acu Calabria, vittima ignara di truffa, che si è visto prelevare dal conto ben 6.000,00 mediante due operazioni. Nei giorni scorsi analoghi provvedimenti erano stati emessi dai Collegi di Bari e Milano che, tutti, hanno accertato una non completa protezione da parte di Poste Italiane dei conti e dei rapporti intestati ai clienti.

Sta di fatto che sistematicamente e con diverse modalità diversi utenti si sono visti svuotati i propri conti correnti da pirati informatici che eludono le protezioni attivate da Poste Italiane. Poste Italiane, dal conto suo, è restia a risolvere transitivamente le vertenze rifiutando i rimborsi, ritenendo che le operazioni contestate fossero state eseguite regolarmente o comunque attribuendo ai consumatori la responsabilità per la mancata custodia dei dispositivi personalizzati che, quindi si sono rivolti all’ABF.

“Il ricorso all’Arbitro Bancario Finanziario si rivela sempre più conveniente e vantaggioso, oltre efficace, per tutelare i diritti dei consumatori vittime di truffe informatiche. Gli intermediari (Banche-Poste) non riconoscono mai la vulnerabilità dei loro sistemi costringendo i consumatori a vivere nell’ansia per aver perso cospicui risparmi che ritenevano fossero al sicuro -riferisce l’avv. Sergio Tomaino, Presidente regionale di ACU Calabria. Abbiamo assistito gli associati davanti i collegi arbitrali competenti per territorio che, dopo l’istruttoria documentale, hanno condannato Poste Italiane alla integrale restituzione delle somme trafugate ai consumatori, oltre agli interessi ed alle spese di procedura”.

“Va ricordato ai cittadini –riferisce l’avv. Tomaino- che l’ABF decide su tutte le questioni che riguardano i rapporti bancari e finanziari con banche, finanziarie e poste. E’ uno strumento alternativo a quello giurisdizionale (magistratura ordinaria), consigliato e favorito da ACU e dalle Associazione Consumatori perché, al pari delle conciliazioni, delle mediazioni e degli arbitrati, riesce a dare ai consumatori risposte in tempi brevi e con un minimo sacrificio economico”.

Click to Hide Advanced Floating Content