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Piccioni: centri estivi, usare risorse per migliorare parchi e aree verdi

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Piccioni: Color, Lameziacomics e tanto altro…bloccati o espatriati. E’ il momento di dire basta

Le risorse stanziate dal governo per i centri estivi e le attività ricreative per bambini e ragazzi, in questa estate particolare segnata dall’emergenza Covid, rappresentano per la nostra città un’occasione da cogliere al volo

Comunicato Stampa

Stiamo parlando di 240mila euro, una vera e propria “manna dal cielo” per il nostro Comune da sfruttare per venire incontro alle famiglie lametine in questo periodo e per rafforzare l’offerta di servizi per i bambini e i ragazzi nella nostra città. Quando parliamo di una tale quantità di risorse, è chiaro che non basta la mera procedura burocratica di pubblicazione e partecipazione a un bando. L’amministrazione comunale deve avere un ruolo di regia in questo percorso, coinvolgendo le diverse realtà dell’associazionismo e del terzo settore, per indirizzare questo risorse verso progetti concreti che lascino un segno sul territorio.

Il bando pubblicato nei giorni scorsi, senza entrare nei dettagli tecnici, prevede alcune condizioni oggettive che impediscono a tanti soggetti di poter partecipare: quale realtà del terzo settore, parrocchia o associazione della nostra città può permettersi di predisporre un programma di attività completamente gratuite per i ragazzi, anticipando le risorse necessarie per avere chissà quando un rimborso del 40% sulle spese rendicontate? E’ chiaro che si riduce drasticamente la platea delle realtà che possono partecipare e soprattutto si rischia di non centrare gli obiettivi di lungo periodo previsti dalle stesse linee guida governative, che puntano a rafforzare invece le attività del Comune per i bambini e i ragazzi e a favorire la sinergia tra l’ente pubblico e le realtà associative.

Come previsto dalle indicazioni del dipartimento per la famiglia, si potrebbero utilizzare le risorse messe a disposizione, ad esempio, per arredare e attrezzare i parchi cittadini, le aree verdi, i piccoli campetti sportivi con nuovi giochi e nuovi strumenti per le attività ricreative dei bambini, magari rimuovendo tanti giochi oggi usurati e oggetto di vandalismo e installarne di nuovi e più sicuri. Penso ai parchi cittadini, dove non è più rinviabile l’avvio di una gestione adeguata dopo quattro anni di abbandono, ma anche alle aree verdi e ai piccoli campetti da calcio di alcune zone periferiche della nostra città.  In questo modo si offrirebbe, con risorse appositamente stanziate dal governo, un servizio non limitato al periodo estivo ma che resta alla città e contribuisce a migliorare la qualità del tempo libero dei nostri ragazzi. Così come si potrebbe pensare di utilizzare le risorse stanziate per lanciare, magari tra agosto e settembre, sempre nel pieno rispetto delle norme di sicurezza anti-Covid, una nuova edizione del “Lamezia Estate Sport Village”, un segnale di ripartenza dopo un periodo difficile in un luogo, il parco “Peppino Impastato”, da anni lasciato in una imperdonabile condizione di degrado.

Con spirito costruttivo, visto che la scadenza è prevista tra una settimana, invito l’amministrazione comunale a valutare la possibilità di modificare l’impostazione del bando e ad utilizzare queste risorse per lasciare segni concreti sul territorio e rispondere prima possibile ai bisogni dei nostri ragazzi: se non si vogliono accogliere le proposte sopra formulate, l’amministrazione potrebbe utilizzare una parte delle risorse per  l’erogazione di voucher per le famiglie che vogliono iscrivere i propri figli ai campi estivi già organizzati da diverse realtà della nostra città e che oggi non sono in condizioni di farlo a causa della drammatica situazione economica e un’altra parte di risorse per iniziative che rendano gli spazi verdi e di aggregazione della nostra città sempre più attrattivi per famiglie e bambini.

L’amministrazione comunale, in particolare gli assessori alle politiche sociali, allo sport e alle politiche giovanili, convochino prima possibile il mondo dell’associazionismo e del terzo settore, perché la città possa beneficiare al massimo di questa opportunità.

Rosario Piccioni
(Lamezia bene comune)

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