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Piccioni: Il sindaco comunichi contenuto memoria inviata alla Commissione d’accesso

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Rosario Piccioni

Rosario Piccioni

Il consigliere comunale capogruppo di Lamezia Insieme Rosario Piccioni chiede al sindaco delucidazioni sulla memoria inviata alla commissione d’accesso

Comunicato Stampa:

Rosario Piccioni
Rosario Piccioni

Possiamo conoscere la memoria  inviata dal Sindaco alla commissione d’accesso o c’è qualcosa da nascondere?

In questa città, sembra ormai sia diventato di moda tacere sulle cose più scomode, di cui non si vuole parlare. Mentre Mascaro era impegnato a scucire e ricucire gli ultimi fili della maggioranza che lo sostiene, a inizio settembre il prefetto ha prorogato per altri tre mesi al nostro Comune l’attività di indagine della commissione d’accesso antimafia, inviata a giugno scorso dopo l’operazione “Crisalide”. Non possiamo fare finta di niente. Come abbiamo sempre detto in questi mesi, siamo consapevoli che un eventuale terzo scioglimento sarebbe una catastrofe per la città ma, al tempo stesso, non possiamo essere indifferenti al lavoro ispettivo in corso al Comune o peggio ancora fare come se nulla fosse, chiudendo gli occhi di fronte alla realtà.
Un mese fa in conferenza stampa il sindaco Mascaro ha dichiarato di aver inviato, subito dopo la notifica della proroga, una memoria difensiva alla commissione di accesso rispetto all’attività svolta dalla sua amministrazione. Il giorno stesso, in qualità di consigliere comunale, ho inviato, al sindaco e al segretario generale, un’istanza di accesso agli atti per prendere visione della memoria illustrativa inviata dal sindaco alla commissione d’accesso.
E’ bene che i cittadini sappiano che la memoria inviata dal sindaco, o le eventuali altre memorie che vorrà inviare, non sono comunicazioni riservate ma atti pubblici. E’ doveroso che, tanto i consiglieri comunali quanto i cittadini, siano a conoscenza dei contenuti di questi atti. E’ una questione di legalità e trasparenza.
Per quali ragioni, invece, a distanza ormai di un mese dalla richiesta inviata dal sottoscritto, ancora non abbiamo ricevuto alcun riscontro? Questa amministrazione ha qualcosa da nascondere?
Ribadiamo: è un diritto di tutti i cittadini conoscere aspetti decisivi dell’attività amministrativa, è un diritto di noi consiglieri avere chiarezza sulle attività che l’amministrazione sta portando avanti rispetto all’attività ispettiva.
Per questo mi appello al sindaco perché al più presto, come richiesto dal sottoscritto l’8 settembre scorso, il sottoscritto e tutti i cittadini che lo vorranno possano conoscere i contenuti della memoria difensiva inviata ai commissari.
E’ evidente che, tanto i toni aggressivi e agitati utilizzati ormai puntualmente dal sindaco quando si parla di commissione d’accesso tanto la notizia dell’invio di una memoria difensiva, ci preoccupa e ci preoccupa molto. Sono segnali chiari che il racconto del “tutto a posto tutto in ordine”, che il sindaco racconta da giugno in ogni sede, anche in quelle meno appropriate, evidentemente non regge.
Altrimenti non ci sarebbe stato bisogno di inviare una memoria difensiva ad attività ispettiva in corso. Per la serie “excusatio non petita, accusatio manifesta”.
A maggior ragione, è un dovere morale oltre che un obbligo giuridico che i cittadini sappiano su cosa è stata costruita questa memoria difensiva e quindi gli aspetti dell’attività amministrativa sotto la lente d’ingradimento dei commissari. Mai come in questa fase di estrema delicatezza, chiediamo che l’amministrazione e il Comune siano una casa di vetro per i cittadini.
Ribadiamo, come sempre, il massimo rispetto per l’attività che sta portando avanti la prefettura e la commissione d’accesso che, come è giusto che sia, richiede una certa riservatezza fino alla conclusione dell’indagine.
Ma quello che questa amministrazione, eletta dai cittadini sta facendo nell’interlocuzione con la commissione, deve essere reso noto alla comunità. Invito il sindaco, nell’interesse di tutti i cittadini, a rendere disponibile la memoria difensiva inviata alla commissione. In caso di mancata risposta, ci appelleremo alle autorità competenti per tutelare un diritto fondamentale dei consiglieri comunali e di tutti i cittadini.

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