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Presentato il progetto Lamezia città del cinema

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È stato illustrato, in conferenza stampa, dal presidente dell’associazione culturale “Cinema Grandinetti 1919” Francesco Grandinetti il progetto Lamezia città del cinema che porta il cinema nei centri storici di Lamezia Terme per agevolare l’accesso alle sale cimematografiche a tutti i cittadini interessati a seguire la nuova serie cinematografica.

Si tratta di una importante novità per la quale nelle due strutture teatrali, Politeama (Costabile) e Grandinetti, a partire dal 24 maggio saranno proietttati dei film in contemporanea.
La prima proiezione “I pirati dei Caraibi” avverrà in prima assoluta al teatro Politeama mentre in contemponea ce ne sarà un’altra al teatro Grandinetti.
Dal 1° al 30 giugno e dal 1° luglio fino alla fine di agosto seguiranno altre proiezioni all’aperto presso il Parco Impastato. Indubbiamente un progetto ambizioso che fa tornare il cinema là dove nacque nel 1919 ad opera dell’imprenditore del nonno dell’ingegnere Francesco Grandinetti, dallo stesso nome, il quale all’età di 24 anni riuscì a costruire cinque strutture tra Sambiase e Nicastro.
Un uomo veramente intraprendente e dinamico   che non va dimenticato avendo lasciato ai familiari e alla città lametina un’ eredità di grande valore culturale che la quarta generazione cerca di portare avanti con orgoglio.
In questa direzione si sta impegnando l’ingegnere Grandinetti per il quale «tutte le idee camminano sulla passione e non sui soldi considerati non il fine ma il mezzo per portare avanti dei progetti».
L’idea di far tornare il cinema al teatro Politeama era stata lanciata anche dall’amministrazione Speranza ma fu di difficile realizzazione per l’inadeguatezza delle attrezzature acquistate (nonostante la contrarietà dell’ingegnere Grandinetti) agli standard attuali ai quali risponde il proiettore digitale acquistato che è costato 60.000 euro grazie al quale e alle attrezzature già in possesso sarà possibile «aprire l’arena all’aperto al Parco Impastato» ha precisato l’ingegnere Grandinetti aggiungendo di aver scritto ad Oliverio perché faccia una legge per il cinema che consenta l’apertura di più strutture nei centri storici.
In previsione della  nuova gestione dei servizi teatrali, che sarà concessa ai vincitori in seguito ai bandi emanati, l’ingegnere Grandinetti auspica che venga considerata la possibilità di preservare il posto alle attuali maestranze che stanno espletando tuttora il loro lavoro.
Unanime il riconoscimento per le grandi capacità imprenditoriali del ventiquatrenne fondatore delle strutture teatrali Francesco Grandinetti ammirate dall’assessore alla Cultura Graziella Astorino la quale ha dichiarato di voler portare avanti il progetto del cinema per far crescere la città.
Soddisfazione da parte del sindaco Paolo Mascaro per il funzionamento in contemporanea di due cinema nei centri storici della città con conseguenziale crescita della cultura che «è trasmissione di pensieri e di valori».
Ma ha anche ricordato con amarezza la scarsa presenza dei cittadini (più o meno una settantina) allo spettacolo “Toghe Rosso Sangue” che raccontava la storia buia degli ultimi 25 anni della Repubblica Italiana  durante i quali anche un nostro concittadino, il giudice Francesco Ferlaino, nel 1975, veniva assassinato dallla mafia nell’adempimento del proprio dovere e quindi il sindaco ha lamentato la scarsa sensibilità dei cittadini verso i grandi problemi che ci riguardano da vicino quali legalità, mafia, ‘ndrangheta e tanti altri.
Presenti all’incontro il consigliere comunale Salvatore De Biase, che ha richiamato alla memoria le sue giovanili esperienze cinematografiche, la direttrice operativa del cinema Grandinetti Maria Costanzo e la colonna portante Francesco Caligiuri.

Lina Latelli Nucifero

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