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Reggio Calabria. Secondo arresto per omicidio amante boss

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Polizia di Stato di Reggio Calabria mostra un momento dell'operazione che ha portato all'arresto del killer di Fortunata Fortugno, la donna di 48 anni uccisa il 16 marzo scorso a Reggio Calabria con una serie di colpi di pistola sparati da più persone mentre era in auto con l'amante, Demetrio Lo Giudice, 4 luglio 2018. ANSA/ UFFICIO STAMPA ++HO -NO SALES EDITORIAL USE ONLY++

Polizia di Stato di Reggio Calabria mostra un momento dell'operazione che ha portato all'arresto del killer di Fortunata Fortugno, la donna di 48 anni uccisa il 16 marzo scorso a Reggio Calabria con una serie di colpi di pistola sparati da più persone mentre era in auto con l'amante, Demetrio Lo Giudice, 4 luglio 2018. ANSA/ UFFICIO STAMPA ++HO -NO SALES EDITORIAL USE ONLY++

Un uomo è già stato fermato nel 2018. Uccisa mentre era con amante boss

REGGIO CALABRIA. La squadra mobile di Reggio Calabria ha arrestato una seconda persona in relazione all’omicidio di Fortunata Fortugno, di 48 anni, uccisa il 16 marzo dello scorso anno mentre era appartata in auto con Demetrio Logiudice (54), indicato dagli inquirenti come uno dei referenti della cosca Tegano, e obiettivo dell’agguato.

Si tratta di Mario Chindemi (51), zio di Paolo Chindemi (29), arrestato nel 2018 perché ritenuto l’esecutore materiale dell’agguato. Paolo Chindemi fu sottoposto a fermo il 4 luglio 2018 su disposizione della Dda di Reggio Calabria diretta da Giovanni Bombardieri nell’operazione “De bello Gallico”.

Nella stessa operazione furono fermate altre tre persone, tra cui Mario Chindemi, accusati, però, non dell’omicidio, ma di associazione mafiosa e detenzione di armi da fuoco, aggravati dalle modalità mafiose.

Dopo il fermo, ai tre, sono state prelevate le impronte, accertando che quella di Mario Chindemi corrisponde ad una trovata sull’auto della vittima.

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