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Il regista Alessandro Grande torna con il corto ‘Bismillah’

3 min di lettura

Prodotto dalla Indaco Film di Luca Marino, con il supporto di Calabria Film Commission e Comune di Catanzaro, nel cast figura anche Francesco Colella

colella e grande - bismillah
Colella e Grande

Comunicato Stampa
Dopo lo straordinario successo di “Margerita”, presentato al Giffoni Film Festival, entrato in cinquina ai Nastri d’argento e vincitore di 78 premi in tutto il mondo, il regista catanzarese Alessandro Grande, da sempre attento alle tematiche di profonda attualità, ha terminato il suo nuovo cortometraggio dal titolo Bismillah.
Si tratta di una produzione nata nella Città dei tre colli e che vede coinvolto lo stesso regista insieme alla Indaco Film di Luca Marino, con il supporto della Fondazione Calabria Film Commission e del Comune di Catanzaro.
Nel cast del corto figura, inoltre, un altro talento catanzarese come Francesco Colella, attore teatrale e cinematografico, conosciuto dal grande pubblico per il ruolo di coprotagonista nel film “Piuma”, presentato alla 73esima Mostra del cinema di Venezia.
“Bismillah” mette in scena il dramma dell’emigrazione attraverso lo sguardo della piccola Samira, una tunisina di 10 anni che vive illegalmente in Italia con suo padre e suo fratello e che si troverà ad affrontare, da sola, un problema più grande di lei.
Il racconto prende spunto dai fatti avvenuti nel 2011, anno in cui a causa della primavera araba, l’Italia ha registrato il maggior numero di immigrati tunisini nella sua storia, circa 23 mila.
Di questi, più di 12 mila sono stati considerati fantasmi nel nostro Paese, vivendo come clandestini. Protagonista nei panni della bambina è Linda Mresy, selezionata dopo una serie di provini organizzati con il centro socio-culturale tunisino di Roma.
Bismillah è una storia di amore e fratellanza – spiega Alessandro Grande – che ho cercato di raccontare attraverso la ricerca dei piccoli gesti quotidiani fondamentali per riuscire a convivere con il ricordo della sofferenza e tenere viva la fiamma della speranza”.
Il co-produttore Luca Marino aggiunge che “in questo cortometraggio il tema dell’emigrazione rappresenta solo la cornice di un racconto volutamente diverso dagli altri che, rifuggendo dagli stereotipi, vede come protagonisti due giovanissimi che sono sopravvissuti al dramma dello sbarco, ma che saranno costretti ad affrontare le difficoltà di una vita quotidiana solo apparentemente serena”.
Distribuito da Zen Movie, il corto è stato già proposto per rappresentare l’Italia nelle selezioni dei più importanti festival cinematografici internazionali.

Note biografiche di Alessandro Grande
Alessandro Grande nasce a Catanzaro nel 1983, è un regista e sceneggiatore da sempre vicino a tematiche sociali. Tra i cortometraggi realizzati, In My Prison, presentato al Roma Fiction Feste vincitore del Premio del pubblico a Corto Tokyo (Giappone), Premio Amnesty International e Premio Fandango Film. Selezionato al Thess Short Film Festival (Grecia) presieduto da Clint Eastwood.
Nel 2013 realizza Margerita, con la partecipazione di Moni Ovadia. Il cortometraggio presentato al Giffoni Film Festival ed entrato in cinquina ai Nastri d’argento, ha vinto 78 premi nel mondo, tra i quali: Miglior film all’Ischia International Film Festival, Miglior regia al Cyprus International Film Festival, Premio Federico Fellini.
Distribuito all’estero dalla società tedesca Interfilm di Berlino e in Italia dalla FICE (Federazione italiana cinema d’essai). Dal 2014, Alessandro Grande, lavora come autore per programmi televisivi Rai, Mediaset eSky.
Nel settembre 2017 realizza il cortometraggio Bismillah, ancora inedito.

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