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Revocate delibere per compimento terza discarica di Lamezia

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“Il nostro impegno primario dovrà essere quello di portare avanti e in ogni sede la battaglia civica per la salvaguardia e la tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini lametini e calabresi” afferma Nicolino Panedigrano

E’ ufficiale. L’Assessore regionale all’Ambiente, Capitan Ultimo, ha fatto revocare al facente funzioni di Governatore le delibere con cui Iole Santelli e, prima di lei, Mario Oliverio avevano nominato un Commissario ad acta per portare a compimento la terza discarica in località Stretto di Lamezia, da sistemare a ridosso di terreni che sono coltivati a vigneti DOC, a clementine IGP, a florovivaismo di qualità e che per giunta sono anche riserva idrica per la città.

Ed è anche ufficiale che un tale deciso cambio di passo è stato determinato dalle azioni intraprese da Rete Civica. E’ la stessa delibera regionale che lo attesta.

Vi si legge che Capitan Ultimo, d’intesa con il Sindaco, ha subito voluto intraprendere un confronto diretto e ripetuto con le associazioni civiche del territorio e che alla fine ne ha sposato le ragioni a discapito della insensata opinione favorevole alla discarica che avevano espresso, acconciandosi alle pressanti richieste della Multiservizi, sia il Sindaco Mascaro, che molto prima di lui il Sindaco Speranza.

Va dato atto che Capitan Ultimo alle affermazioni più volte ribadite di essere personalmente contrario alla terza discarica ha fatto seguire i fatti. I cittadini, le organizzazioni produttive e le associazioni ambientaliste, culturali e di tutela della salute della piana di Lamezia nel ringraziarlo gli chiedono, però, di più e di meglio.

Sono infatti ripresi i conferimenti nella seconda discarica, che di qui a breve rischia di esaurirsi, peraltro con rifiuti provenienti da fuori del nostro Ambito Territoriale Ottimale coincidente con la nostra Provincia. Non contenta la Multiservizi ha chiesto alla Regione l’Autorizzazione Integrata Ambientale per la discarica di località Stretto e davvero si deve evitare che la stessa Regione con una mano sottragga la terza vasca e con l’altra riempia di rifiuti le prime due.

Non bisogna stancarsi di ripeterlo sino alla noia. Lamezia ed il lametino hanno già dato fin troppo. Le due discariche di località Stretto; la mega discarica di Pianopoli; quella antica di località Bagni; quelle recenti ed abusive di Caronte e dell’ILSAP, le tante micro discariche sparse sul territorio e negli alvei dei torrenti, che poi trascinano i rifiuti a mare; i sette impianti di trattamento di rifiuti pericolosi presenti nella piana, tra cui un mini inceneritore.

E’ tempo di abbondonare l’idea malsana che lo sviluppo del lametino si ottiene solo raccattando rifiuti da trattare o seppellire o incenerire.

Ne va delle attività agroalimentari, florovivaistiche, turistiche e di ricerca, che con tanto sacrificio e impegno e nuotando controcorrente si stanno già facendo o provano a farsi strada non solo in Italia, ma in tutto il mondo. E ne va soprattutto della salute dei cittadini. I dati dell’incidenza delle discariche su tumori, su anomalie nei nascituri e nella prima infanzia, su tante altre patologie sono assestati e consolidati da molti anni e in ogni parte del mondo nelle statistiche epidemiologiche.

A questo proposito da Capitan Ultimo i calabresi tutti si aspettano che dia un decisivo impulso, anche se questa non è prettamente materia del suo assessorato, all’istituzione del Registro Tumori di cui la Calabria, unica regione o una fra pochissime regioni, non si è mai dotata.

Non solo un indispensabile strumento epidemiologico e non solo un validissimo strumento di prevenzione, il Registro Tumori sarebbe anche la cartina di tornasole dei danni che discariche, fumi e trattamento dei rifiuti hanno arrecato per primo al nostro ambiente, ma poi soprattutto alla salute dei nostri cittadini.

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