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Rifiuti in Calabria, il governo risponde a D’Ippolito (M5S)

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Al Dipartimento per gli Affari regionali è già in corso l’istruttoria per valutare l’impugnazione, da parte del governo, della legge regionale della Calabria numero 5/2019, che ha creato un illecito regime transitorio di affiancamento di Comuni e Ato nella gestione dei rifiuti, a questi già passata in via esclusiva dallo scorso gennaio, secondo quanto previsto dalle norme vigenti e con ritardi imperdonabili della Regione guidata da Mario Oliverio

Lo afferma, in una nota, il deputato M5s Giuseppe d’Ippolito, della commissione Ambiente, che precisa: «Dell’istruttoria, estesa alla dichiarazione dello stato di emergenza nell’ambito dei rifiuti, mi ha informato il sottosegretario Claudio Durigon, rispondendo alla Camera a una mia specifica interpellanza urgente. L’emergenza è nei fatti, come ho sottolineato nella mia replica: a causa della mancanza di discariche, cui Oliverio vuol sopperire autorizzando impianti privati in spregio all’agricoltura di qualità e ai vincoli paesaggistici, storici e culturali; a causa dell’inesistenza di impianti di trattamento e dei contratti con i gestori dei servizi; a causa delle gare, andate deserte, per il trasferimento della spazzatura fuori regione, cui seguirà un aumento dei relativi costi nelle prossime offerte, così vanificando la raccolta differenziata, già bassissima».

«Non solo, gli Ambiti territoriali ottimali – continua il parlamentare 5stelle, riassumendo lo svolgimento della propria interpellanza – non sono ancora operativi. Se ciò non bastasse, esistono enormi problemi amministrativi e contabili creati dalla legge regionale numero 5/2019, di cui ho chiesto l’impugnazione del governo per conflitto di competenza, assieme spingendo per la dichiarazione dello stato di emergenza regionale nel settore dei rifiuti e la conseguente nomina di un commissario che gestisca il momento al posto della Regione, inadempiente, sorda e perfino ridicola nel negare l’evidenza».

«Il governo nazionale – conclude D’Ippolito – sta esaminando tutto con molta attenzione, cosciente che è necessario un cambio radicale di passo, perché Oliverio e i suoi sono inaffidabili e pericolosi sul piano gestionale». 

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