LameziaTerme.it

Il giornale della tua città



Ruberto: Pegna tenta di propalare favolette all’opinione pubblica

2 min di lettura
vincenzino ruberto

Abituato a dire una cosa per un’altra, anche in questa occasione l’ex consigliere comunale Pegna non si smentisce e tenta di propalare favolette all’opinione pubblica

Comunicato Stampa

Il Tribunale di Lamezia Terme ha semplicemente dichiarato ”cessata la materia del contendere” e questo perché – successivamente alla presentazione del mio ricorso tendente a farlo dichiarare decaduto – è intervenuta la sentenza del TAR Calabria che ha fatto decadere l’intero Consiglio Comunale.

La sentenza, quindi, ha preso (semplicemente) atto che il Pegna è già decaduto di suo, unitamente a tutti gli altri consiglieri comunali, a causa dell’intervenuta sentenza del TAR Calabria che ha portato all’attuale commissariamento.

Tutto qui.

Pegna, quindi, spaccia per una propria vittoria una semplice constatazione: lui è già decaduto e quindi, non potendo essere dichiarato decaduto due volte, il Tribunale ha sancito che non esiste contenzioso.

Ma v’è di più (cosa che il Pegna strumentalmente omette di riferire),  perché il Tribunale ha testualmente dichiarato che il debito dell’ex consigliere Pegna è stato da questi pagato soltanto il 20 luglio 2020 e, quindi, ben 8 mesi dopo che il Consiglio Comunale – sulla base della dichiarazione firmata dal Pegna nel novembre 2019 di non avere debiti verso l’ente – lo aveva convalidato: quindi, a novembre 2019 il Pegna ha dichiarato una cosa non vera se soltanto 8 mesi dopo ha pagato il proprio debito.

Spacciare questa verità (aver dichiarato – a novembre 2019 – di non avere quei debiti che, poi, ha saldato a luglio 2020) come una vittoria giudiziaria ha davvero dell’incredibile.

Comunque, il soggetto è questo: un uomo che ha prima tradito l’amicizia verso il proprio amico Mascaro, candidandovisi contro, e poi ha tradito gli elettori, buttandosi comodamente nelle braccia dell’allora maggioranza.

Questa è la verità: le bugie, come sempre, hanno le gambe corte.

Vincenzino Ruberto

Click to Hide Advanced Floating Content