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Salvini a Lamezia: l’unica immigrazione sarà dei calabresi che vogliono tornare

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E’ triste che PD e 5 stelle festeggino il furto della democrazia!

Così esordisce Matteo Salvini appena giunto sul palco a Lamezia a sostenere la candidatura dei suoi uomini per le elezioni del 26 gennaio.

Davanti ad un palco gremito, continua così il leader leghista: “Non possono decidere gli italiani come eleggere il Parlamento ma lo decidono i partiti nel chiuso del palazzo. Noi non ci arrendiamo, anzi rilanciamo! Chiederemo agli italiani le firme per eleggere direttamente il presidente della Repubblica.

Si rischia – aggiunge Salvini – di tornare indietro di trent’anni quando c’erano 35 partitini in Parlamento, mentre l’Italia, la Calabria, l’Emilia Romagna hanno bisogno di certezza, di modernità, di efficienza, di concretezza.

Salvini ha poi rimarcato: “Non è una bella giornata per la democrazia, se vogliono processarmi vado in tribunale a testa alta perché bloccare gli sbarchi e difendere i confini e l’onore del mio Paese è una mia ragione di vita quindi se pensano di farmi paura, di farmi fuori usando i tribunali hanno trovato la persona sbagliata, io non mollo mai”.

Sulla situazione a Lamezia e in Calabria il leader del Carroccio dichiara: “Chiudono reparti ospedalieri, i giovani scappano quindi sicuramente possiamo far meglio e il vantaggio della Lega è che noi in Calabria non abbiamo mai amministrato, quindi invito i calabresi che vogliono un cambiamento vero, un buon governo vero a scegliere la Lega come hanno fatto tanti altri cittadini tante altre regioni italiane”.

Red.

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