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Sanità, decreto Calabria: Oliverio annuncia ricorso alla Consulta

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Mario Oliverio

Il presidente della Regione Calabria Mario Oliverio

“Riteniamo incostituzionale il Decreto Calabria approvato dal consiglio dei ministri, stiamo valutando di ricorrere alla Consulta.

Il consiglio dei ministri, con questo decreto tenta di cambiare le carte in tavola presentando un’operazione di mero potere come un atto salvifico per la sanità calabrese. Alla fine tutto si é rivelato un vero e proprio bluff, un’operazione mediatica”. Lo ha dichiarato il governatore della Calabria Mario Oliverio che ha aggiunto: “Il decreto che é stato approvato ha il solo scopo di allargare i poteri del Commissario governativo sulla sanità calabrese.

É dal 2010, ovvero da quasi dieci anni, che la sanità calabrese é gestita dal Governo nazionale attraverso commissari di sua nomina, con l’esautoramento delle funzioni costituzionali assegnate alla Regione, e per giunta con risultati negativi. Infatti, i calabresi che sono costretti ad andare fuori regione per curare la propria salute sono aumentati. E gli stessi livelli essenziali di assistenza non sono garantiti. Un vero e proprio fallimento. Nemmeno una norma é contenuta in questo decreto – ha puntualizzato Oliverio – per sbloccare le assunzioni di medici e personale paramedico necessari al funzionamento dei servizi. Nemmeno una norma é contenuta in questo decreto per destinare risorse alla realizzazione di servizi sanitari capaci di consentire ai calabresi di poter riconquistare fiducia perché si offrono servizi qui in Calabria. Noi abbiamo già fatto ricorso alla Corte costituzionale avverso il decreto di nomina dei commissari. Adesso stiamo valutando di ricorrere alla Consulta anche contro il decreto approvato”.

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