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Sant’Anna Hospital, prosegue senza tregua la protesta della USB (VIDEO)

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Sant'Anna Hospital, prosegue senza tregua la protesta della USB

“Tutela dell’occupazione e dell’indotto”

Comunicato Stampa

Non si ferma nemmeno stanotte la nostra protesta – i lavoratori presidiano dall’interno della struttura (fuori 3 gradi) oggi dopo l’incontro con la Prefettura di Catanzaro, che sta lavorando sulle proposte consegnate esclusivamente dalla sola USB (nota del 1 Gennaio 2021 indirizzata al Ministro a scendere per mezzo PEC) per un traghettamento della struttura in condizioni legali per poter continuare a lavorare con un Commissario, così come previsto dalla norma di Legge e per come è stato possibile per altre regioni del paese che avevano cliniche nelle stesse condizioni del Sant’Anna Hospital.

Altre interlocuzioni a livello centrale sono sopravvenute tutte in attesa di sviluppo, domani riunione regionale con i vertici dell’azienda ed amministratori cittadini per possibili soluzioni.

Nota negativa che il Commissario dell’ASP di Catanzaro ha dichiarato di non partecipare e non è disponibile ad accreditare il Sant’Anna Hospital come punto di cardiologia ed altro nella città di Catanzaro.

Riteniamo che allo stato attuale la posizione del Commissario ASP sia inconcepibile per vari motivi:

  • La spesa della regione all’ASP non è variata per gli accreditamenti;
  • La struttura è stata adeguata alle norme richieste;
  • Se ci sono debiti e crediti sono tutti in fase di accertamento e disponibili a risolverli.

Allora ci chiediamo quale è l’indirizzo politico che ha ricevuto? Quello di trasferire un polo che ha il 47% di interventi di bypass aorto-coronarico nella Calabria mentre le altre strutture ne realizzano 18%? – il 37 % di rivascolarizzazione? il 38 % di interventi di valvole cardiache…potremmo continuare all’infinito.

Crediamo che la posizione del Commissario stia portando al massacro l’economia cittadina e l’occupazione catanzarese, non può essere un Commissario che può decidere di far morire i cardiopatici della regione perché gli ospedali mancano e le strutture non sono adeguate – come non lo erano prima dell’accreditamento – la protesta si sta trasformando per la città di Catanzaro in una questione di ordine pubblico che sfocerà in questi giorni a livelli ancora più alti dell’occupazione della struttura.

In attesa che il Sindaco, il Prefetto di Catanzaro ed il Ministro, questa volta facciano fede alle promesse, vi invitiamo a tenervi aggiornati, e chiunque voglia partecipare attivamente alla promozione di questa battaglia, si faccia avanti senza paura”.

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