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Senza Nodi: ambulanza con 700mila km può sostituirne una con 300mila?

2 min di lettura

ASP CZ, al 118 mandano per 2 giorni un’ambulanza che ha 700mila km per sostituirne una che ne ha 300mila. Ma non avevano annunciato le nuove ambulanze? La sicurezza su lavoro e quella del malato che fine ha fatto?

Comunicato Stampa

Il lametino ed i suoi problemi in Sanità continua ad essere un esempio di come in Calabria prosegue senza che nessuno alzi la voce o la testa, lo sfacelo e la negazione del diritto del malato.

Allora, eccone un altro fatto da segnalare: a Soveria Mannelli, ospedale di montagna che appartiene all’ASP CZ, come quello di Lamezia Terme e quello di Soverato, da venerdì sino ad oggi hanno mandato un’ambulanza con 700mila Km per sostituirne una che ne ha 300mila e che si trovava in officina.

Pare che sia così ad ogni guasto. Se ci pensiamo già con 300mila Km un’ambulanza che almeno 10 anni, pare che non sia proprio quella nuova che promettono da tempo.

Ma 700 mila KM? Ma non avevano annunciato l’arrivo di ambulanze di nuovo un mese fa? Certo si può dire per due giorni che vuoi che sia? Fareste viaggiare i vostri cari in queste ambulanza?

Per tutta l’estate, insieme ad altri gravi problemi, si è messo in risalto, le grandi difficoltà del 118: le ambulanze ormai vecchie, la carenza di personale esperto, gli interventi senza medico e i ritardi con i quali si arriva nelle chiamate di emergenza perché i percorsi sono spesso molto distanti dalle postazioni.

Nei giorni scorsi i medici del 118 hanno anche protestato mettendo in evidenza, con serietà e senso del lavoro, quali difficoltà sono costretti ad affrontare, eppure è come se fosse tutto immobile. Ma chi è che deve dare risposte ai cittadini in questo marasma?

Mentre la politica che tutto promette e nulla fa, starnazza in ogni dove, i problemi della Sanità calabrese non mutano di un millimetro e a Lamezia tutto scivola nel dimenticatoio.

Vogliamo ribadire che si continua a mortificare e penalizzare i malati, i lavoratori della Sanità ed i cittadini calabresi, non fornendo mezzi e strutture adeguate perché si possa garantire il diritto alla cura e la sicurezza sul posto di lavoro.

Noi, come le malattie, gli incidenti ed i problemi seri, non andiamo in vacanza perché viene l’estate o perché c’è la campagna elettorale e allora raccogliamo istanze e preoccupazioni di chi viene costantemente ignorato.

Tentiamo, con molta umiltà, di mettere in evidenza che c’è troppa Calabria che non ha voce, che non viene ascoltata quando denuncia e che viene ignorata quando soffre. Saremo anche inascoltati?

Va bene, ma di certo non smetteremo di parlare per questo, perché anche una goccia fa il mare e prima poi un’onda arriverà a far rumore.

Nadia Donato
Presidente associazione Senza Nodi

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